sabato 24 gennaio ore 21 e domenica 25 ore 18 | teatro
369gradi presenta
Roberto Abbiati in
RICCARDO L’INFERMO
il mio regno per un pappagallo
molto, ma molto liberamente ispirato al “Riccardo III” di William Shakespeare
drammaturgia Francesco Niccolini e Roberto Abbiati
idee, musiche e suggerimenti di Bano Ferrari e Carlo Pastori
si ringrazia per il contributo alla produzione Armunia
Sognano i clown? E hanno mai incubi? E che incubi può avere un clown? Come in un film: dopo il successo di un personaggio, come si fa ad ucciderlo? ecco dunque che dall’ultimo spettacolo dei Clown del Teatro d’Artificio, “The Clown Shakespeare Company”, resuscita uno dei cadaveri eccellenti, quel Riccardo III che a tanti spettatori, a fine spettacolo, uscendo dalla sala, ispira la canzoncina che Riccardo disperatamente cerca di cantare mentre accoppa Falstaff… è un delirio? forse, ma siamo nel mondo dei clown, dove tutto è concesso.
Così, Roberto Abbiati, clown milanese, reinterpreta le gesta del più sanguinario degli eroi shakespeariani: Riccardo di Gloucester, alias quello ‘piscinin, brut e catiff’. Saltando da Londra alla Brianza, dall’inglese al dialetto delle campagne lombarde, lo spettacolo mischia brandelli shakesperiani alla storia quotidiana di un attore/clown, con le sue paure e gli incontri, quelli veri, con le persone, con la malattia, con chi ieri c’era e stamani al risveglio non c’è più. Un lungo sogno, un po’ buffo e un po’ malinconico, destinato a coinvolgere il pubblico più di ogni ragionevole immaginazione.
Roberto Abbiati
Con la regia di Bolek Polivka recita in “La vera storia di Biancaneve” e “I love Canberra” pur non parlando una parola di ceco, partecipa al programma televisivo “Manèz” come ospite di Bolek Polivka. Diventa amico di Bolek Polivka.Con spettacolo “Riccardo l’Infermo, il mio regno per un pappagallo” e ha debuttato nel 2001 al festival di Sucre in Bolivia, organizzato dal Teatro de los Andes. Trova una storia straordinaria come quella della prima giraffa di Francia, e ne fa uno spettacolo, “Il viaggio di Girafe” che porta tutt’ora in giro in Italia e all’estero (Marsiglia, Tolone, Edimburgo e al Dublin Theater Festival) con una piccola tenda e un paio di amici che sono anche bravi attori Alessandro Calabrese e Luca Salata. “Pasticceri, io e mio fratello Roberto” con Leonardo Capuano debutta al festival Inequilibrio di Castiglioncello fa un sacco di repliche in un sacco di festival ed è molto recensito. Roberto Abbiati ha fatto anche un film che si chiama “La giusta distanza” di Carlo Mazzacurati, Poi nella “Passione” e “La sedia della felicità”. Dalla passione per “Moby Dick” nasce lo spettacolo veramente originale, non per altro, ma semplicemente perché dura 15 minuti ed è per 15 spettatori, dal titolo “Una tazza di mare in tempesta”
Roberto Abbiati è sostanzialmente un cuoco che suona la cornamusa.
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