venerdì 9 novembre ore 21 | danza
Teatri di Vetro 2018_ COMPOSIZIONI
Cie MF | Maxime & Francesco
FARDE-MOI
ideazione, regia e coreografia Francesco Colaleo e Maxime Freixas
con Francesco Colaleo, Maxime Freixas, Francesca Linnea Ugolini, Laura Lorenzi, Rosada Letizia Zangri
musiche Vincenzo Pedata
disegno luci Antonio Rinaldi
costumi Vittoria Papaleo e Maria Barbara De Marco
produzione Artemis Danza
coproduzione Festival Oriente Occidente / CID Centro Internazionale della Danza in collaborazione con AMAT Associazione Marchigiana attività Teatrali, Arteven Circuito Teatrale Regionale, ACS Abruzzo Circuito Spettacolo
con il sostegno del MiBACT e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”
Il progetto è stato realizzato con il contributo di ResiDance XL – luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche azione della Rete Anticorpi XL – Network Giovane Danza D’autore coordinata da L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino
Danza contemporanea e physical theater per cinque interpreti per approfondire il tema dell’identità nella società di oggi.
“Farde-Moi, dal verbo francese farder, significa truccami/ingannami. La pièce di danza contemporanea e physical theater per cinque interpreti desidera approfondire il tema dell’identità nella società di oggi. In questo mondo che si sta paralizzando davanti alla diversità, come ci comportiamo? Paesaggi emotivi soffici e delicati, instaurano una poetica del gesto sospesa e onirica ed al contempo energica e carnale. Dai fru fru all’essenziale, da quadri pittoreschi alla più semplice espressione umana: senza mettere in scena nessun carnevale, gli interpreti mascherano la loro natura, rivelando un’apparenza forse ingannevole. Un’opera che desidera sondare, con il linguaggio della danza contemporanea, un tema che il teatro ha abitato per lungo tempo: l’umorismo ed il sentimento del contrario. Attraverso una riflessione che parte e si muove dal corpo, si desidera comprendere fino a che punto il pubblico osservatore possa partecipare ed aderire in maniera comica o umoristica, dinnanzi alle storie e alle personalità degli interpreti.” Francesco Colaleo