sabato 22 aprile ore 21 | musica
OTTETTO
dell’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO
con Emanuele Bultrini (Italia) chitarre, Peppe D’Argenzio (Italia) sassofoni, Ernesto Lopez Maturell (Cuba) batteria e voce Carlos Paz Duque (Ecuador ) voce, flauti andini , Pino Pecorelli (Italia) basso elettrico, “Kaw” Dialy Mady Sissoko (Senegal) voce, kora, Raul Scebba (Argentina) percussioni, Ziad Trabelsi (Tunisia) oud, voce
L’organico più ‘tascabile’ dell’Orchestra di Piazza Vittorio, composto dai cantanti e dal cuore ritmico del gruppo. Otto musicisti, autori e interpreti di brani che parlano di loro, dei temi del Viaggio e dell’Incontro.
Quando l’Orchestra di Piazza Vittorio lavora alla scrittura di una canzone, pensa naturalmente a come funzionerà sul palco. E’ sul palco che questo gruppo si è formato, è cresciuto ed ha costruito il proprio linguaggio variando, nei suoi 14 anni di attività, dimensioni, strumentazione e linguaggi. Negli ultimi anni, accanto alle produzioni di natura più teatrale, come “Il Flauto Magico”, “il Giro del Mondo in 80 minuti” e “Carmen”, che hanno portato l’Orchestra a esibirsi con fortuna nei teatri più prestigiosi in Italia e in Europa, é nato un’organico più tascabile, voglioso di sperimentare dal vivo le nuove composizioni nate in sala prove, e composto principalmente dai cantanti e dal cuore ritmico del gruppo. Gli otto musicisti sono autori e primi interpreti di queste canzoni, che spesso parlano di loro e che assomigliano a loro. L’Orchestra si é sempre basata su due aspetti fondamentali: il Viaggio e l’Incontro. Il viaggio dei musicisti dalla terra nativa verso Roma. L’incontro dei musicisti e dei loro repertori. Il viaggio dell’Orchestra per strade nuove, spesso in tour in Italia e nel mondo. Nel corso di un viaggio i luoghi cambiano, ma anche i viaggiatori. Le numerose performance live negli anni hanno aiutato i musicisti a conoscersi e capire se stessi come artisti, definendo le musica dell’Orchestra e allargando il suo repertorio. Lo scrittore Jean Genet diceva di sentirsi vivo solo quando incontrava altre persone. E’ questa l’idea su cui si fonda l’Orchestra di Piazza Vittorio. Nel tempo ogni elemento ha cambiato il proprio modo di pensare alla musica lavorando insieme per lo stesso obiettivo, cercando di dare vita volta per volta a qualcosa di nuovo, come nel caso dell’Ottetto. Ognuno di loro ha avuto la capacità di definire se stesso musicalmente attraverso la propria cultura e differenza artistica. Il repertorio presentato dall’Ottetto è il risultato di questi anni passati a suonare insieme, in una costante rielaborazione del materiale musicale, qui proposto in forma più essenziale, restituendo all’ascoltatore le emozioni e le sensazioni che i musicisti provano quando una canzone di un singolo musicista diventa la canzone di tutti i musicisti dell’Orchestra.
L’Orchestra di Piazza Vittorio è nata nel 2002 sulla spinta di artisti, intellettuali e operatori culturali con la volontà di valorizzare l’omonima Piazza dell’Esquilino di Roma, per antonomasia il rione multietnico della città. Da 14 anni l’Orchestra rappresenta una realtà unica che trova la sua ragion d’essere nella commistione dei linguaggi testuali e musicali, nella ferma consapevolezza che mischiare culture produca bellezza. Una scommessa che cerca di tenere assieme continenti diversi, con le loro culture, i loro suoni e la loro storia, e proprio in questo sforzo trova il suo momento di maggiore attualità. Dal 2002 ad oggi oltre 100 musicisti provenienti da aree geografiche e da ambiti musicali molto diversi tra loro si sono incontrati realizzando progetti creativi e professionali che spesso hanno costituito per loro opportunità di riscatto sociale. L’Orchestra promuove la ricerca e l’integrazione di repertori musicali diversi per dare vita ad un nuovo “suono del mondo”: ha infatti al suo attivo importanti produzioni come Il Flauto Magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio, prodotto dal Festival Les Nuits de Fourvière de Lyon e da Romaeuropa Festival, e rappresentato in più di 150 città in Italia e nel mondo tra cui Parigi, Lione, Atene, Barcellona, Mannheim, Londra, Bahrain, Helsinki, Aix en Provence, Amsterdam e Rotterdam; Il Giro del Mondo in 80 minuti, spettacolo autobiografico e prima autoproduzione dell’Orchestra, che ha esordito nel Marzo 2013 al Teatro Olimpico di Roma ed è attualmente in tournée. Il 2015, invece, ha segnato il debutto di due nuove produzioni originali: Carmen secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio per l’inaugurazione della stagione 2015/2016 dell’Accademia Filarmonica Romana, e Credo, oratorio sui temi del dialogo interculturale e interreligioso. Ha all’attivo cinque dischi e oltre 800 concerti in tutto il mondo: New York, San Francisco, Santa Cruz, Los Angeles, Londra, Melbourne, Lisbona, Colonia, Hannover, Francoforte, Istanbul, Toronto, Buenos Aires, Tunisi, Mulhouse, Bruxelles, Lussemburgo, Wuppertal, Oslo, Helsinki, Stoccolma, Porto, Bahrain. Ha partecipato inoltre al Tribeca Film Festival, al Berlin Jazz Festival e al Feldkirch Music Festival. L’OPV è nata in seno all’Associazione Apollo 11 ed è stata ideata e creata da Mario Tronco e Agostino Ferrente.
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