mercoledì 30 novembre ore 9.30 e 11.30 | teatro ragazzi
Teatro delle Briciole
ROSSO CAPPUCCETTO
un progetto di Emanuela Dall’Aglio
regia Mirto Baliani, Emanuela Dall’Aglio
musiche e suoni Mirto Baliani
ideazione luci Emiliano Curà
assistente Veronica Pastorino
produzione Teatro delle Briciole
dai 4 ai 7 anni
Cappuccetto rosso, fiaba antica di cui si sono fatte diverse versioni e altrettante letture, è portata in scena dal Teatro delle Briciole con tutto il rispetto che si deve ad una favola classica.
Fiaba antica di cui si sono fatte diverse versioni e altrettante letture, Cappuccetto rosso è portata in scena in questo progetto con tutto il rispetto che si deve ad una favola classica, originale come gli elementi che la compongono e che vengono mostrati all’inizio dello spettacolo. Oggetti concreti generatori di storie, quasi magici nella loro semplicità. Le fragole, il sasso, la torta rappresentano realissimi reperti di un’esposizione che i bambini possono osservare da vicino, alimentando la loro curiosità e disponendo gli animi alla riflessione sulla natura rituale della favola. Come la narrazione orale suggerisce, un’unica figura riunisce l’intera architettura dello spettacolo, fondendo scenografia, costumi, oggetti e animazione in un unico manufatto, che genera unitariamente personaggi, azioni, oggetti e colpi di scena: quasi un pop-up dalle sembianze umane, una favola vivente che si indossa come un abito e viene agito dall’interno. La fiaba nasce, nella sua prima versione scritta da Perrault, tutta da un unico congegno che è di volta in volta scena e sipario, paesaggio e baracca. Il lieto fine, quello che i bambini attendono, quello che tutti vogliono, quello che i fratelli Grimm hanno aggiunto, arriva da lontano, come un cacciatore o un innamorato, come un elemento esterno casuale, dove la casualità si fa necessità rituale.
Nel 2015 il Teatro delle Briciole è stato riconosciuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo come Centro di Produzione. È una decisione che avalla anche simbolicamente una progressiva trasformazione dell’identità del Teatro delle Briciole, che negli ultimi anni si è venuta esprimendo in percorsi sempre più nuovi e diversificati di collaborazione e relazione con gli artisti, con gli spettatori, con il territorio. Produzioni realizzate a Parma che girano in Italia e all’estero, convivono con creazioni che nascono per un’iniziativa specifica, come un festival o un progetto speciale, o che si rivolgono alla comunità. La relazione con la città si esprime attraverso la realizzazione di iniziative strutturate e continuative nello spazio storico del Teatro al Parco, dalle stagioni teatrali alle proposte formative rivolte a tutti i pubblici, e attraverso l’ideazione di progetti speciali come S-Chiusi, l’itinerario con cui il teatro ha riportato la vita negli spazi abbandonati dalle attività commerciali del centro storico. Le scelte strategiche degli ultimi anni si sono caratterizzate significativamente per la volontà di avviare collaborazioni con artisti di spicco provenienti da esperienze e percorsi diversi e per la propensione contestuale a favorire e coltivare l’emersione di nuove individualità artistiche. Seguendo questa linea di sviluppo il Teatro delle Briciole ha promosso un deciso rinnovamento nel linguaggio e nei contenuti delle produzioni di teatro per le giovani generazioni. È nata così l’esperienza dei cantieri, veri e propri contesti’ produttivi, mobili ma unitari nell’accogliere più progetti spettacolari dentro una parola chiave unificante. È il caso del cantiere “Nuovi sguardi per un pubblico giovane”, costruito attorno all’idea dell’affidamento progettuale ad artisti e gruppi del teatro di ricerca con la finalità di un confronto tra teatro ragazzi e nuovo teatro. Ed è il caso del cantiere “Custodi nuovi talenti”, ideato con lo scopo di sostenere giovani artisti cresciuti nella ‘officina’ del Teatro delle Briciole, per accelerare e favorire la nascita di nuove produzioni rivolte al pubblico giovane, da loro ideate e dirette per la prima volta.
Emanuela Dall’Aglio
Nata a Parma nel 1974, diplomata Maestra d’Arte, collabora con Laboratorio Zazi (creazione di eventi e attività espressive per bambini in età prescolare), col Castello dei Burattini (museo dei burattini di Parma) e con Gioco l’Opera, rielaborazione per bambini delle opere liriche, coprodotte col Teatro Regio di Parma. Ha realizzato decorazioni libere murali, allestimenti di fiere e di mostre collaborando con architetti, designer, esperti di arte multimediale. Ha realizzato una mostra personale a Parma dal nome Incartesimi (nuove proposte di decorazione per ambienti). Come costumista e scenografa ha lavorato per teatri, compagnie, festival, enti e per la Rai. Dopo una decina d’anni di lavoro continuativo presso la Compagnia della Fortezza (Carcere di Volterra), diretta da Armando Punzo, ha ricevuto il Premio dell’Associazione Nazionale Critici. Ha all’attivo più di 50 prestazioni, per un totale di una quarantina di spettacoli di cui 7 di lirica e teatro musicale, a volte come costumista, a volte come scenografa, a volte in entrambi i ruoli. Attualmente collabora col Teatro delle Briciole di Parma, per il quale ha realizzato progetti come: “I’Mnatura. Percorsi per spiare strane creature, un itinerario per giardini, parchi, boschi, musei”, una creazione per Insolito festival; “Ri-creazione”, un allestimento per S-Chiusi, Viaggio teatrale nei negozi ‘chiusi per crisi’; “Evoluti”, un bestiario fantastico, ripensato per l’oggi, un allestimento per Invasione degli animali. Nel 2016 è coregista insieme a Mirto Baliani di una produzione del Teatro delle Briciole: “Rosso Cappuccetto”, di cui è anche autrice, interprete e costumista.
Mirto Baliani
Nasce a Roma nel 1977. È musicista, compositore, sound designer, illustratore e dj. Figlio d’arte, trascorre l’infanzia tra teatri e festival recitando in diversi spettacoli. Dopo l’Istituto d’Arte inizia ad occuparsi di grafica e illustrazione mettendo a punto una personale tecnica mista con la quale realizza anche proiezioni sceniche per alcune produzioni teatrali. Dal 1997 ad oggi ha scritto musiche e creato universi sonori per oltre quaranta produzioni che vanno dal teatro alla danza, da programmi radiofonici a documentari e cortometraggi fino a sonorizzazioni per mostre e performance. Sue composizioni sono state eseguite all’Auditorium Parco della Musica di Roma, al Toneelhuis di Anversa, al MBZ Music Biennale Zagreb, nei teatri di Sarajevo, Bruxelles, Belgrado, Berlino, Nairobi, Lisbona e nei principali italiani. Nel 2011 dà vita a una personale ricerca teatrale sulla natura del suono e il suo rapporto con la materia. La prima tappa di questo percorso è “Fuocofatuo”, un concerto per oggetti e piastre da cucina su partitura di calore. Con “China vs Tibet” continua questa ricerca con la costruzione di una nuova drammaturgia musicale. Nel 2014 il Teatro delle Briciole gli affida la regia di “Play, secondo capitolo del Cantiere Nuovi Sguardi per un pubblico giovane con cui l’autore ha potuto proseguire una sperimentazione sonora e musicale potenziata, in questo caso dalla magia che nasce in scena dal movimento degli oggetti. Nel 2016 cura, insieme a Emanuela Dall’aglio, la regia di “Rosso Cappuccetto”, una produzione del Teatro delle Briciole.
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