18/03/2025 - 22/03/2025 Residenza

RESIDENZA
Dal 18 al 22 Marzo

Michela Lucenti / Balletto civile
versus GIOCASTA

Uno sguardo femminile sull’orrore della guerra, una madre che cerca di far ragionare i propri figli, l’ambizione al potere a cui tutti siamo soggiogati mentre assistiamo alla totale distruzione della CIVIS. Pochi oggetti di scena, il linguaggio fisico che accompagna la narrazione, la voce come strumento musicale, una struttura non lineare un flusso di coscienza, un canto dissonante e un corpo fremente scomposto per raccontare la lucida follia della stirpe di Edipo. L’indagine su una delle figure più affascinanti e contraddittorie della tragedia greca per esplorare la potente complessità femminile. Un’indagine tra destino personale e coro civile, l’analisi di un’interpretazione che sfida le convenzioni della società patriarcale al tempo di una Tebe contemporanea. Da un’idea di personaggio e da una ricerca antropologica sulla tragedia, il desiderio di non assemblare, di non virgolettare il mito, ma di raccontarlo per comprenderlo. Per l’artista, ladanza, aldilà di ogni moda, da sempre non è mai solo fatto estetico o di ricerca metodologica, ma ha un diktat comunicativo, una riflessione condivisa di laboratorio della crisi tra persona e comunità.

 

Crediti
versus GIOCASTA

regia coreografia e interpretazione Michela Lucenti
interlocutore sonoro Thybaud Monterisi
sguardo Balletto Civile

 

Michela Lucenti, danzatrice, incontra il lavoro di Pina Bausch attraverso i suoi danzatori Beatrice Libonati e Jan Minarik, conoscenza importante che segnerà profondamente le sue scelte. Frequenta la Scuola Biennale del Teatro Stabile di Genova. Contemporaneamente incontra l’ultima fase del lavoro di ricerca di Jerzy Grotowski, attraverso gli insegnamenti di Thomas Richards. Nel 2003, come naturale prosecuzione dell’esperienza de L’IMPASTO Comunità Teatrale Nomade, e del lungo rapporto artistico con il regista e drammaturgo Alessandro Berti, fonda il progetto artistico Balletto Civile in collaborazione con Emanuele Braga, Maurizio Camilli, Francesco Gabrielli ed Emanuela Serra.