Teatro come spazio di condivisione e relazione
“Teatro come spazio di condivisione e relazione”, questo è stato il punto di partenza della nostra attività. Non più teatri di “cintura” ma teatri in rete, teatri della città che si relazionano e collaborano per mettere in pratica un progetto comune. E’ un esperimento unico che prevede un impegno quotidiano, sette giorni su sette. E’ di fatto l’espressione di bisogni nuovi, di una nuova logica, che si trasforma in militanza culturale, presenza “fisica” negli spazi e nei luoghi, ascolto, collaborazione, visione e progettualità a lungo raggio. Stiamo sviluppando metodi e capacità di verifica, per monitorare e rimodulare programmi, intenti e professionalità, a seconda di ciò che la pratica e l’emergenza sociale ci suggeriscono. Qualsiasi cittadino o gruppi di cittadini, possono trovare nei nostri teatri e nei nostri uffici, dal mattino alla sera, persone formate, motivate e competenti, in grado di fornire informazioni sui nostri programmi ma anche ascoltare proposte, critiche e suggerimenti. Molti dei nostri progetti sono nati così.
Abbiamo iniziato un lavoro quotidiano con Scuole, Università, Biblioteche, Centri sociali e di anziani, compagnie professionali di teatro, musica e danza, associazioni amatoriali e di volontariato. Stiamo praticando forme di accoglienza e aggregazione sociale per sviluppare e stimolare il coinvolgimento dei cittadini, perché in teatro si possano realmente sentire “a casa loro”. Interessi di parte, chiusure ideologiche, snobismi sociali e culturali sono banditi dal nostro vocabolario etico. Ogni volta che ci viene offerta la possibilità di collaborare con i Municipi dei territori, con Istituti di cultura, ricerca e formazione, Poli museali, Fondazioni ed altri teatri siamo disponibili e lieti di costruire progettualità comuni.
Abbiamo sviluppato i primi esperimenti per “leggere” e “capire” quello che si legge, ascoltare e crescere, distinguendo la qualità dall’approssimazione e dimostrando attenzione al Bene Comune, proteggendolo dal vandalismo e dall’incuria anche con mobilitazioni di festa e di pulizia domenicale.
Stiamo progettando attività collaterali allo spettacolo dal vivo: laboratori, letture condivise, rassegne e progetti tematici. Grazie alla raccolta proposte online, abbiamo individuato alcuni temi che daranno vita a rassegne teatrali con percorsi formativi e di approfondimento: Ma che cos’è questa drammaturgia contemporanea?, Musica e parole, Guerra e Pace, Il lavoro delle donne, Questo lo so fare anch’io? (sull’arte contemporanea), Così fan tutti (sul teatro amatoriale).
Oltre le “rassegne in viaggio”, la nostra attività prevede progetti nati dal confronto con il territorio: Campo scuola a teatro, Gestazione, Mito, Migranti, Teatro e Carcere, Il Teatro racconta la Scienza, Teatro Integrato, Il Teatro a scuola: chi lo insegna?
Le “Rassegne in viaggio”, che circuiteranno da un Teatro all’altro, prevedono spettacoli dal vivo, documentari , film, momenti di riflessione, grafici esplicativi e soprattutto un Osservatorio Critico. Questo esperimento cittadino nasce in collaborazione con le Università di Roma (Tor Vergata, La Sapienza, Luiss Guido Carli), con il patrocinio morale della SIAE, il contributo fornito da RAI EDUCATIONAL e si sviluppa grazie a docenti, esperti e operatori del settore, che si sono resi disponibili a tracciare un percorso formativo integrato, rivolto a cittadini e studenti, per suggerire un approccio più consapevole all’arte scenica. A tutti loro un grazie sincero
Emanuela Giordano
Direttrice Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea