venerdì 10 e sabato 11 marzo ore 21
domenica 12 ore 18 | teatro – proposte dal territorio
Mario Antinolfi | Attori & Company presenta
XANAX
di Angelo Longoni
regia Marco Cavallaro
con Fulvia Lorenzetti e Mario Antinolfi
scenografia Mina Perniola
foto Valerio Faccini
ufficio Stampa Daria Delfino
direzione artistica e produzione Mario Antinolfi
Una commedia agrodolce divertente e ricca di spunti di riflessione. In scena due personaggi attualissimi, con le loro solitudini, angosce esistenziali e le speranze per un futuro migliore.
Laura e Daniele lavorano in una casa editrice. Si conoscono di vista, più che altro per la mensa comune. Due professionisti discreti, discretamente frustrati. Un venerdì sera, entrambi s’attardano in ufficio e si ritrovano insieme in ascensore. Che si blocca. Consci ben presto che fino a lunedì mattina nessuno li verrà a cercare, i due si ritrovano a convivere in quattro metri quadrati. I telefonini? Non c’è campo. I parenti? Serpenti: nessuno si premura di cercarli. Insomma, sopravvivere semplice non è, complici il caldo, le ansie, la fame, la sete, i bisogni corporali. L’ascensore bloccato poi, è qui un pretesto per la condivisione dell’emergenza: tra Laura e Daniele s’instaura una situazione esasperata, in cui cadono le difese, in cui si annullano i reciproci mondi. Nell’ansia, i due si avvicinano, si confidano, si lasciano andare. Si consolano e si disperano, si aiutano e si detestano. Laura e Daniele, che condividono gli stessi rapporti familiari in crisi, ma anche gli stessi farmaci per trovare sollievo dai mali del secolo…. Stress, ansia e/o panico (da qui il titolo “Xanax”). Laura e Daniele, che trovano il Prozac “euforizzante”, che battagliano sull’ultima compressa di Maalox, che reagiscono all’ansia dell’ascensore allo stesso modo, seppur in tempi diversi. Laura e Daniele, uniti da un mal comune, diversi solo nel dosaggio.
“Xanax”, atto unico di Angelo Longoni, è un divertente testo drammaturgico che vede scontrarsi e intrecciarsi le solitudini, le angosce esistenziali e le timorose speranze per un futuro migliore di due personaggi assolutamente attuali, nei quali gli spettatori non faranno certo fatica ad immedesimarsi con naturalezza.
Daniele (Mario Antinolfi ) è un giornalista apparentemente sicuro di sé, ammirato e dinamico, in procinto di dare alle stampe il suo primo libro che racchiuderà le più interessanti interviste da lui sinora realizzate; al di là della patina superficiale di professionista realizzato e lanciato verso una luminosa carriera, si nasconde però un bruciante coacervo di insoddisfazioni: il giornalismo scandalistico di cui si occupa suscita ormai in lui totale repulsione e la sua vita familiare sta precipitando inesorabilmente allo scatafascio tra l’appannarsi del sentimento che lo lega a sua moglie e il dolore per la torbida relazione sessuale che quest’ultima porta avanti da oltre un anno proprio con Magliani, il suo acerrimo nemico di sempre anche in campo lavorativo, colui per il quale le case editrici si azzuffano nel tentativo di pubblicare un romanzo dopo l’altro, immancabilmente accolto da un successo trionfale.
Laura (Fulvia Lorenzetti) è invece una seducente e devota mogliettina, nonché impeccabile madre di famiglia, alle prese con il pressante impegno richiesto dall’ufficio stampa in cui lavora e con le innumerevoli responsabilità della vita familiare. Anche nel suo caso le apparenze, da lei scrupolosamente e caparbiamente preservate, descriverebbero un affresco esistenziale idillico, ma la realtà è sostanzialmente antitetica: l’amore per il compagno – gentile e premuroso, la tipica persona a cui mai nella vita si vorrebbe recare il benché minimo dispiacere – è nel suo cuore svanito da tempo e i legami affettivi si stanno tramutando inesorabilmente in cordoni asfissianti che la soffocano, portandola per nottate intere a fissare il soffitto incapace tanto di accogliere il sonno quanto di prendere una difficile ma inevitabile decisione che le consenta di sottrarsi a questa gabbia senza prospettive. Cosa accomuna questi due personaggi? Il lavorare nello stesso edificio, frequentemente fino a tarda sera. E una dipendenza, unica ancora di salvezza e rifugio dalle loro tribolazioni, quella da medicinali di ogni sorta che possano alleviare sintomi che non sono altro se non l’immediato riflesso delle infinite nevrosi che affollano la loro psiche: Xanax per placare le soverchianti crisi di panico, Prozac per conferire positività ed energia alle giornate, Malox per lenire il dolore che attanaglia alla bocca dello stomaco. Un venerdì sera, trattenutisi fino a tardi in ufficio, si incontrano estenuati nell’ascensore e da questo istante ha inizio un’avventura imprevista: l’ascensore rimane bloccato e del tutto vani si riveleranno i tentativi di attirare l’attenzione del guardiano del palazzo, l’unico rimasto al suo interno che potrebbe soccorrerli; la loro attesa si protrarrà per l’intero week-end, tra attimi di terrore incontrollato, le difficoltà “tecniche” della convivenza forzata di due pseudo-sconosciuti in pochi metri quadrati, la possibilità di confrontare le loro travagliate esperienze esistenziali e magari la scoperta l’uno nell’altro di una comprensione ed un sostegno preziosi ed irrinunciabili.
Il testo drammaturgico di Angelo Longoni, a dieci anni dalla sua composizione, conserva intatta la propria attualità e l’originalità dell’interazione dialogica tra i due personaggi, che consente di indagare sin nei meandri più reconditi della loro intricata psicologia. Una commedia agrodolce divertente e ricca di spunti di riflessione.
Fulvia Lorenzetti
Teatro
“Pseodolus” di Plauto; regia Walter Manfrè, “Crimini del Cuore” di B.Henley; regia Marco Mattolini, “Il matrimonio può attendere” di D.Ruiz; regia Nicola Pistoia, “Mai più fedele” (Lunarte Festival); regia Pino Carbone e Luigi Morra; “L’apparenza inganna” di Francis Veber; regia Tullio Solenghi; “Roma buciarda” di M.Scaletta e A.Fornari; regia Giovanni De Feudis; “Italiani si nasce e noi lo nacquimo” di Tullio Solenghi e Maurizio Micheli; regia Marcello Cotugno; “Roma se nasce” di Maurizio Costanzo ed Enrico Vaime; regia Marco Mattolini; “Risorgimento” di Roberto Lerici; regia Carlo Emilio Lerici; ”Se mi lasci non vale” di D.Ruiz; regia Ruiz-Nunzi; “Casina” di Plauto; regia Silvio Giordani; “Ivano” di Pablo e Pedro; regia Antonio Giuliani; “Parola di donna” di Gianluca Ansanelli; regia Marco Simeoli; “Le spose di federico II” di Pippo Franco e Maria G. Pagnotta; regia Pippo Franco; “Pinocchio” regia Pino Cormani; “Tutto il sesso in 90 minuti” regia I Picari; “La tempesta” di W. Shakespeare; regia Walter Manfrè; “Come un cane sulla tuscolana” da P.P. Pasolini; regia Claudio Boccaccini; “Don Giovanni” di Moliere; regia Lando Buzzanca; “Il ritratto di Dorian Gray-il musical” di O.Wilde; regia Tato Russo; “Donne di ripicche” di A. Quadrelli; regia Marcello Conte; “Ground & Ground” di M.Conte; regia Marcello Conte; “Gli Uccelli” di Aristofane; regia Maurizio Annesi; “Elekttrike” di Giuseppe Manfridi; regia Alberto Di Stasio; “Notre Dame de Paris” regia Pino Cormani; “Il mercante di Venezia” di W. Shakespeare; regia Giorgio Albertazzi; “Salomè e il suo profeta” di Mario Moretti; regia Mario Moretti; “Il grande atlante del successo” di e con Gianni Ippoliti; “Marx: ci ritorni in mente bello come sei” regia di Antonio Venturi(Festival di Todi);“Prove per un recital” regia Gigi Proietti; “Il colpo della strega” regia Fabio Crisafi; “La partitella” di Giuseppe Manfridi; regia Piero Maccarinelli; “Rocce contro il vento” di Lino Pannofino (In collaborazione con A.N.L.A.I.D.S.); “Miles Gloriosus” di Plauto; regia Salvatore Di Mattia; “Per amore e per diletto” di Ettore Petrolini; regia Gigi Proietti; “L’angelo della signora” regia Marco Maltauro; “A me gli occhi bis” di e con Gigi Proietti; “La partitella” di Giuseppe Manfridi; regia Ennio Coltorti;“L’opera del mendicante” di J. Gay; regia Gigi Proietti; “Leggero Leggero” di e con Gigi Proietti; “Festival delle Ville Tuscolane” diretto da Pamela Villoresi; “Lauda Evangelorum” regia Virgilio Zernitz; “A.A.A. Musical Offresi” commedia musicale; regia Marignoli Barecchia
Cinema
“EX” regia di Fausto Brizzi; “Il Pentito” cortometraggio di Marcello Conte; “Give me the case” Cortometraggio di Andrea Maccarini; “Maddalena” Cortometraggio (Sky cinema) regia di Stefano Salvatori; “C’era un cinese in coma” regia di Carlo Verdone; “Gli angeli di borsellino-scorta QS21” regia di Rocco Cesareo; “Il segreto del giaguaro” regia di Antonello Fassari; “Rosso di sera” Cortometraggio di Claudio Carafoli; “Giorni Dispari” regia di Dominique Tambasco;“La prima volta” regia di Massimo Martella; “La vita per un’altra volta” regia di Domenico Astuti; “Padrona del suo destino” regia di Marshall Herskovitz; “Bestie” Cortometraggio di Fabio Segatori; “Ulcera” Cortometraggio di Mario De Candia; “Ciak si gira” (Cinecittà);“Le donne non vogliono più” regia di Pino Quartullo
Televisione
“Una pallottola nel cuore” regia di Luca Manfredi; “L’ultimo Papa Re” regia di Luca Manfredi; “Moana” regia di Alfredo Peyretti; “Trotsky e Duccio” regia di Marcello Conte; “Don Giovanni” di Moliere regia di Giovanni Ribet. Per “ Palcoscenico” (RAI 2);“Matilde” regia di Luca Manfredi; “La Squadra 3” regia di Alfredo Peyretti; “Distretto di Polizia 2” regia di Antonello Grimaldi; “Un Medico in Famiglia” regia di Anna Di Francisca; “Le ragioni del cuore” regia di Luca Manfredi; “Hotel Otello” regia di Scucchi e Biagini; “Sarabanda” regia di Giuliana Baroncelli; “Macao” regia gi G. Boncompagni; “Tutti gli uomini sono uguali” regia di Alessandro Capone; “L’avvocato Porta” regia Franco Giraldi; “La Partitella” regia di Piero Maccarinelli. Per “Palcoscenico” (RAI 2) “Oscar della Radio” – RAI 1
Mario Antinolfi
Regista, attore e direttore artistico della compagnia teatrale “Attori & Company”; organizzatore e produttore di spettacoli teatrali, manifestazioni e rassegne teatrali. Con la sua compagna allestisce, produce ed interpreta, tra gli altri, i seguenti spettacoli: “Filumena Marturano” di Eduardo De Filippo, Regia ed interpretazione di Mario Antinolfi,; “Andy e Norman” di Neil Simon, Regia di Marco Cavallaro; “Il mistero del calzino bucato” di Marzo Zadra; “Mia famiglia” di Eduardo De Filippo, interpretazione e Regia di Mario Antinolfi; “Daddy blues” di Bruno Chaphelle e Martyne Visciano, interpretazione e Regia di Mario Antinolfi; “La parola ai giurati ” di Reginald Rose, Regia di Claudio Boccaccini; “Toccata e fuga” di D. Benfield, Regia di Massimo Cardinali; “Non ti pago” di Eduardo De Filippo, interpretazione e Regia di Mario Antinolfi; “La fortuna con la effe maiuscola” di E. De Filippo, A. Curcio, interpretazione e Regia di Mario Antinolfi; “Non e’ vero ma ci credo” di P. De Filippo, interpretazione e Regia di Mario Antinolfi; “Napoli Milionaria” di E. De Filippo, interpretazione e Regia di Mario Antinolfi; “Non sparate sul postino” di D. Benfield, interpretazione e Regia di Mario Antinolfi; “Premiata Pasticceria Bellavista” di Vincenzo Salemme, interpretazione e Regia di Mario Antinolfi; “Sabato, domenica e lunedi” di E. De Filippo, interpretazione e Regia di Mario Antinolfi “Niente sesso siamo inglesi” di Marriot e Foot, interpretazione e Regia di Mario Antinolfi; “Rumors” di N. Simon, interpretazione e Regia di Mario Antinolfi; “Miseria e Nobilta’” di E. Scarpetta, interpretazione e Regia di Mario Antinolfi; “’O Scarfalietto” di E. Scarpetta, interpretazione e Regia di Mario Antinolfi; “Le Voci di dentro” di E. De Filippo, Regia di Claudio Morici; “Niente sesso siamo inglesi” di Marriott e Foot, interpretazione e Regia di Mario Antinolfi; “Uomo e Galantuomo” di E. De Filippo interpretazione e Regia di Mario Antinolfi; “Spirito allegro” di N. Coward, Regia di D. Zapelloni; “Le Pillole d’Ercole” di C.M. Hennequin, Regia di Sergio Doria; “Hotel del libero scambio” di G. Feydeau, Regia di Sergio Doria; “Miseria e Nobiltà” di E. Scarpetta, Regia di A. Dell’Aquila; “Tre pecore viziose” di E. Scarpetta, Regia di G. Pontillo; “La dama di Chez Maxim” di G. Feydeau, Regia di G. Pontillo; “ La Vera Storia di Faust e Margherita” , di Castellacci e Baragli, adattamento del “ Fast” di Goethe, interpretazione e Regia di Mario Antinolfi, “Nu’ Ministro in mezzo ai guai” di E. Scarpetta, Regia di G. Pontillo; “ Il Vicolo” di Raffaele Viviani, Regia di Mario Antinolfi;”Toledo ‘e notte” di Raffaele Viviani, Regia di Mario Antinolfi. Parallelamente all’attività teatrale è anche organizzatore di eventi, manifestazioni e rassegne tra cui le tre edizioni “Ostia in scena”, svoltesi tra il 2002 e il 2004 al Teatro Nino Manfredi di Ostia.
Marco Cavallaro. Diplomato all’Accademia d’arte Drammatica “Umberto Spadaro” del Teatro Stabile di Catania, nel 2008 è Vincitore nazionale del “Premio Charlot” come miglior spettacolo comico esordiente dell’anno per “Pericolo di coppia”, mentre nel 2010 si aggiudica il premio come Miglior Testo al Festival “4° Oscar del comico”. Tra le sue più recenti esperienze teatrali: “Una Splendida Vacanza” di Ester Cantoni, regia Ester Cantoni; “Sesso contro amore di Marco Cavallaro, regia Marco Cavallaro; “That’s amore” di Marco Cavallaro; “L’occasione” di Marco Cavallaro; “Orecchiette & cime di rapa!” di e regia Nico Maretti; “Clandestini” di Gianni Clementi, regia Vanessa Gasbarri; “L’isola degli schiavi” di Pierre Marivaux, regia Ester Cantoni; “La parola ai giurati” di Reginald Rose, regia Claudio Boccaccini; “Vacanze rumene” di Cavallaro-Gaetani-Generosi, regia Marco Cavallaro; “Il rompiballe” di Francis Veber, regia Claudio Boccaccini; “Love” di Marco Cavallaro, regia Alberto Santos; “Il giro de mondo in 80 giorni Musical” di Verde/Paulicelli, regia Gianluca Ramazzotti. Partecipa inoltre alla fiction televisiva “Il commissario Montalbano” e alla sitcom “Piloti” ed al cinema recita in “Un marito per due” per la regia di Claudio Insegno.