da lunedì 4 a mercoledì 13 dicembre | festival
triangoloscaleno teatro
TEATRI DI VETRO 17° edizione
direzione artistica Roberta Nicolai
Per l’ottavo anno al Teatro del Lido, Teatri di Vetro, festival dedicato ai linguaggi contemporanei e alla valorizzazione delle estetiche e della creatività emergente.
L’Associazione culturale triangolo scaleno nasce come compagnia teatrale di innovazione nel 1991. Dal 2003 intraprende la realizzazione di eventi culturali, affiancando al lavoro artistico un impegno culturale concreto e progettuale, fondato su una costante attenzione alla creazione scenica contemporanea e alla nascita di nuovi linguaggi e sperimentazioni.
COMPOSIZIONI
Composizioni è un’azione necessaria. Un attivatore dell’esperienza e l’occasione di ridare al teatro la sua forma di assemblea viva. Non è un caso o solo un’opportunità che questa cornice abbia preso vita dal 2017 al Teatro del Lido uno spazio che coniuga arte e partecipazione in cui le valenze politiche interne alla scena si esplicitano in ogni strutturazione e in ogni operatività.
La domanda che ci animava allora – come oggi – era come rendere il teatro il luogo di incontro di una comunità radunata attorno al fatto artistico. Come smuovere gli spettatori dall’illusione di essere fruitori passivi di una storia che si snocciola davanti ai loro occhi e far percepire loro la grande responsabilità di essere quello sguardo capace di attivare l’azione, di renderla teatro. Come convocare la collettività, numerosa e multiforme a Ostia Lido, e farla diventare una folla partecipante, interna, consapevole nell’esperienza collettiva di essere parte necessaria a che le cose accadano.
Come e soprattutto dare a quei percorsi artistici che di realtà hanno necessità, che chiedono lo scambio con i cittadini – che negli anni sono diventati bambini, adolescenti, anziani, amatori, rifugiati, professionisti – una casa, una zona in cui rendere non solo possibile ma strutturale, artisticamente riconosciuto e riconoscibile, questo incontro.
Questo è Composizioni. Niente a che vedere con la formazione. Niente a che vedere con i saggi delle scuole d’arte.
Composizioni è la cornice che propone progetti artistici che pensano e agiscono la scena come luogo dal valore collettivo.
In questi anni la sezione ha voluto alimentare il coinvolgimento diretto degli spettatori proponendo lavori dal carattere partecipativo rendendo gli eventi scenici non solo attraversabili dai cittadini, ma campi di gioco e sperimentazione in cui la presenza degli stessi è risultata parte integrante della ricerca.
COMPOSIZIONI
È un collettivo che anche quest’anno si declina, pensa e guarda alle generazioni. Sono sperimentazioni che si rivolgono ad adolescenti, ai ragazzi del Liceo, ai cittadini e li chiamano a partecipare ad un percorso, non a colmare un vuoto, ad animare un dispositivo ludico, piuttosto condividere alcune questioni interne alla ricerca scenica, per fare in modo che tutti possano prendere parola e abitare, insieme agli artisti, domande sulla vita, sulla memoria – sul passato e sul futuro – e sulla scena.
Daria Greco in Crangon Crangon + conduce una azione performativa urbana, corale e partecipativa guidando le persone attraverso una serie di istruzioni in cuffia a partire da una messa a fuoco della sua personale ricerca. Michael Incarbone e Erica Bravini aprono il processo creativo della pièce Fallen angels a possibili questionamenti, aggiornamenti, spostamenti grazie all’incontro con un gruppo di adolescenti. Incrociano le parole alla ricerca di una moltiplicazione, sperando di conoscere dove differenti domande raccolgono esiti allineati.
Con La voce umana. Traccia 1_Ascolta come mi batte forte il tuo cuore, Tamara Bartolini e Michele Baronio coinvolgono le/gli allievi del Liceo Anco Marzio di Ostia e creano per loro l’occasione di dialogo con le voci di alcuni partecipanti al laboratorio di teatro comunitario di Asinitas. A partire dalla domanda “cosa c’è dentro la tua voce?” lasciano emergere un archivio di immagini, parole e canzoni, un collage di memorie del presente, un’emersione di voci altrimenti silenziate e nascoste.
Infine, Simona Bertozzi che con Onde_cantiere nomade vaglia, con la complicità di giovani danzatori, keywords, immagini, partiture che hanno dato vita al progetto Onde. Un cantiere che si affianca e segue lo spettacolo replica dopo replica, offrendo la possibilità di mantenerne vivi gli elementi compositivi.
Una necessità per gli artisti. Una necessità per il teatro. Che ha sempre più bisogno di essere abitato da corpi e voci polifoniche.
Roberta Nicolai
domenica 10 dicembre dalle ore 15 • laboratorio performance
Teatri di Vetro_Composizioni 2023
CRANGON CRANGON +
pratica condotta da Daria Greco
laboratorio gratuito • posti limitati
da lunedì 11 a mercoledì 13 dicembre | laboratorio
Opencall Composizioni • Teatri Di Vetro 17esima edizione
ONDE_cantiere nomade
condotto da Simona Bertozzi
laboratorio gratuito • posti limitati
da lunedì 4 a domenica 10 dicembre ore 17/19.30 | laboratorio
apertura al pubblico dom 10 dic
Opencall Composizioni • Teatri Di Vetro 17esima edizione
FALLEN ANGELS_ derive
condotto da Michael Incarbone e Erica Bravini
laboratorio gratuito
APERTURE
domenica 10 dicembre ore 15
CRANGON CRANGON +_DARIA GRECO
concept, conduzione, voce Daria Greco
testi ispirati a Roland Barthes, Umberto Galimberti, Jean-Luc Nancy, Walter Siti
musiche di William Basinski, Echo & the Bunnymen, Cigarettes After Sex, WOW, Ludwing Van Beethoven
suono Jomoon (Giorgia Gabrielli)
produzione Chiasma
con il contributo di MIC – Ministero della Cultura
Crangon Crangon + è una azione performativa urbana, corale e partecipativa che la coreografa Daria Greco guiderà attraverso una serie di istruzioni in cuffia a partire da una messa a fuoco della sua personale ricerca: l’antiabitudine, che in questo caso si determina nell’azione di frequentare il moto opposto a quello di chi avanza. A partire dallo studio dello spazio dietro secondo un check anatomico fatto di visualizzazioni e minuziose attivazioni sarà previsto un tempo di ricerca empirica caratterizzato da esercizi di propriocezione e lunghe camminate all’indietro. A ciò si affianca e si mescola un tempo di osservazione teorica, connotato da letture sul tema del corpo e dell’ignoto. La pratica è nutrita dallo spazio che la ospita, col quale si relaziona in termini di immaginario e di durata. L’azione si rivolge a corpi di qualsiasi età, genere e provenienza.
domenica 10 dicembre ore 16.30
FALLEN ANGELS_derive_MICHAEL INCARBONE, ERICA BRAVINI
Atelier per adolescenti
concept Michael Incarbone e Erica Bravini
in collaborazione con Gabriele Corti
produzione Pindoc
coproduzione Teatri Di Vetro, Aldes
Il processo creativo della pièce FALLEN ANGELS si apre a possibili questionamenti, aggiornamenti, spostamenti grazie all’incontro con un gruppo di adolescenti. Vengono proposte una serie di pratiche corporee e di movimento, momenti di ascolto e di visione, derive psicogeografiche online, seguendo o dirottando l’inquadratura tematica del progetto. In conclusione del percorso laboratoriale prevediamo l’elaborazione collettiva di un dispositivo performativo in forma di “cantiere aperto” che raccolga i materiali generati dalle esperienze apparse durante la settimana. Incrociamo le parole alla ricerca di una moltiplicazione, speriamo di conoscere dove differenti domande raccolgono esiti allineati.
domenica 10 dicembre ore 17.30
LA VOCE UMANA. TRACCIA 1
Ascolta come mi batte forte il tuo cuore_BARTOLINI/BARONIO
un progetto di e con Tamara Bartolini e Michele Baronio
con le/gli allievi del Liceo Anco Marzio di Ostia
in dialogo con le voci di alcuni partecipanti all’esito del laboratorio di teatro comunitario di Asinitas condotto dalla compagnia Bartolini/Baronio
assistente Rebecca Righetti
video e luce Marco D’Amelio
suono Michele Boreggi
identità visiva Margherita Masè
regia Bartolini/Baronio
produzione Bartolini/Baronio | 369gradi
coproduzione Teatri di Vetro
grazie per la collaborazione alla professoressa Nicoletta De Simone e Fiora Blasi
Un ascolto dell’incontro tra le voci di alcuni adolescenti del Liceo Anco Marzio di Ostia e delle domande, riflessioni, parole, suoni e azioni nate all’interno del laboratorio di teatro comunitario di Asinitas che la compagnia ha condotto con italiane, rifugiate e richiedenti asilo nella prima parte del 2023 e che ha avuto come esito lo spettacolo La voce umana. A partire dalla domanda “cosa c’è dentro la tua voce?” rilanciata anche al gruppo di ragazze e ragazzi di Ostia è emerso un archivio di immagini, parole e canzoni che ha composto un collage di memorie del presente che ha dato voce a parole nascoste. La mappa per cercare dentro la voce di ognuno è stata la poesia “Ogni caso” di Wisława Szymborska che ha portato a riscritture personali e collettive. Dentro ogni voce c’è la voce dell’altro, dentro questa prima traccia, pensata come un’assemblea, c’è una richiesta di ascolto, una possibilità di amore.
domenica 10 dicembre ore 19
MA\E LIVE SET_ MA\E Gabriele Corti
di e con Gabriele Corti
Gabriele Corti propone una selezione musicale costruita a partire dell’interazione narrativa di differenti generi d’espressione della musica elettronica odierna ai quali si sovrappongono delicatamente interventi provenienti da ambiti legati alla musica di ricerca elettroacustica.
mercoledì 13 dicembre ore 12
ONDE_CANTIERE NOMADE_SIMONA BERTOZZI
con Simona Bertozzi
e i partecipanti del laboratorio
ONDE_cantiere nomade è un progetto artistico in cui alcune keywords-sezioni coreografiche-immagini dello spettacolo ONDE vengono riaperte e elaborate con gruppi di danzatori del territorio.
La possibilità di riattualizzare dei materiali già strutturati verso nuove declinazioni corporee e immaginifiche, fa pensare a una danza sconfinata e infinita. Alla materia sottile di ogni approdo e alla potenza generativa di ogni sbilanciamento e vertigine posturale. Fa pensare all’onda che si ripropone, ma sempre diversamente, e alla capacità di rigenerarsi nel ritmo, attraversando molteplici forme di prossimità, concatenamento e reciprocità, con l’ambiente, con l’altr* da sé. Durante la pratica si susseguiranno specifiche modalità di ingresso nell’improvvisazione e nella possibilità compositiva, partendo sempre da una mappatura anatomica che predisponga all’accordatura con lo spazio (vettori, geometrie, off balance, gravità) e all’organizzazione delle azioni, e relazioni, in tempo reale. Si giungerà poi alla creazione di un dispositivo coreografico definito e ripetibile in grado di appoggiarsi, con sempre mutevole andatura, all’immediatezza dell’agire performativo.