13/06/2017

martedì 13 giugno ore 21.30

regia Alessio Bergamo
aiuto regia Massimiliano Cutrera
coreografia Fernando Battista
musiche Matteo Portelli

partecipazione straordinaria Madya Diebate

con Camara Abdoulaye Mohamed, Fahim Azizi, Elena Bassan, Gassama Bassirou, Lilli Cecere, Fode Cisse, Flavia Cotugno, Valentina Crescioni, Maria D’Arienzo, Dacia Dacun, Tiziana De Angelis, Maurizia Di Stefano, Osama Fadl, Solly Fakeba, Francesca Ieritano, Musa Jarju, Bamba Kassim, Lamin Kaba Mohamed, Seckou Konate, Aboubakar Kuyateh, Evren Kuru, Rosaria Laurenza, Olga Matsina, Hagi Nimaga, Keita Nouhan, Exodus Obuseh, Marinella Ottieri, Roberta Parravano, Diana Porcù, Carolina Purificati, Daniela Rossetti, Denami Sessou, Modibo Sissoko, Giorgio Sena, Sidi Sissoko, Marco Spata, Mirko Tahoun, Pierpaolo Tazza, Robel Tesfit, Fabrizio Toth, Abdoullaye Traore, Isaac Traore, Mamadou Karà Traore, Yaya Traorè, Mamadou Mansoue, Nada Alhawshabi, Lapo Vannini, Arkadij Vitiziu, Valentina Barbaro, Giuseppe Benvegna, Paolo D’Urso, Irene Mantova, Andrea Palermo, Elena Rossi, Carla Valori

coro Giovanni Iorio Giannoli
assistente regia Maddalena Grechi
scenografia Paolo Ferrari

 Una riflessione teatrale sull’utopia di un mondo migliore e sulla solidarietà che i “diseredati e gli ultimi” devono attivare per cercare di costruirlo.

Condotto da Alessio Bergamo, il laboratorio, che ha portato alla messa in scena di Mistero Buffo di V. Majakovskij, si è configurato come un percorso di formazione teatrale rivolto a un gruppo misto di giovani rifugiati e di seconda generazione, accompagnati da attori ed educatori italiani. Mistero Buffo narra la storia di un gruppo di “impuri” (lavoratori, diseredati, operai) che durante un nuovo diluvio universale, intraprende una traversata per mare cercando la terra promessa, vivendo una serie di avventure, sopportando la fame, il confronto con i diavoli, quello con i santi, e la ricostruzione di un mondo distrutto.

Majakowski scrisse il testo per celebrare il primo anniversario della rivoluzione d’ottobre, di cui nel 2017 ricorre il centenario, ma è un’opera di stringente attualità, che già nelle intenzioni dell’autore doveva essere adatta a riscritture sceniche nel tempo, mano a mano che la storia poneva ai suoi protagonisti nuove sfide. Le tragedie di massa e i cambiamenti sociali in corso ci fanno pensare che il tempo delle nuove sfide sia arrivato.

In questi anni in cui l’accoglienza, la convivenza inter-etnica e inter-culturale appaiono sempre di più come la sfida educativa prioritaria, il teatro ci ricorda che l’immedesimazione e l’empatia, sono un fatto di corpi, sguardi, respiri, incontri, adesione ad alcune idee o immagini comuni.

INGRESSO LIBERO

prenotazioni a
promozione@teatrotorbellamonaca.it
Tel. 06 2010579