sabato 11 febbraio ore 21 e domenica 12 ore 18 | teatro
Teatrino Giullare
ROMEO E GIULIETTA
di William Shakespeare
interpretato e diretto da Teatrino Giullare
traduzione di Silvia Bigliazzi
una produzione Teatrino Giullare
commissionata e coprodotta dall‘Università degli Studi di Verona
e realizzata con il contributo della Regione Emilia-Romagna
si ringraziano Ater, circuito regionale multidisciplinare e il Teatro Comunale Laura Betti di Casalecchio di Reno
Un racconto di attese, di solitudini, di fiori e di desideri che nell’arco di pochi giorni fanno nascere e morire la storia d’amore più famosa di tutti i tempi. Un allestimento basato sul testo del Primo In-Quarto (Q1) pubblicato a Londra nel 1597 per la prima volta tradotta in lingua italiana e portata in scena da Teatrino Giullare.
In occasione del quarto centenario della morte di William Shakespeare, Teatrino Giullare produce, in collaborazione con l’Università degli Studi di Verona e per la prima volta in Italia, un allestimento di “Romeo e Giulietta” basato sul testo del Primo In-Quarto (Q1) pubblicato a Londra nel 1597. Esistono infatti sostanzialmente due versioni di Romeo e Giulietta: quella che i filologi chiamano Q2 ovvero la versione comunemente conosciuta, stampata e messa in scena; e una versione antecedente denominata Q1, normalmente trascurata, ma che, secondo recenti studi, è presumibilmente quella che andò in scena ai tempi di Shakespeare, allestita dalla sua stessa compagnia. Rivive così, nella sua forma originale più breve e diretta, la storia d’amore più famosa e sofferta di tutti i tempi, nella particolare chiave di lettura della compagnia bolognese, che in forza di un’esuberanza espressiva fuori dal comune mette in luce la fitta trama di contrasti che innerva il testo shakespeariano. Nel continuo oscillare fra realtà e finzione si definisce il ritmo incalzante e dolceamaro della narrazione scenica che permette di giocare con la luce e con il buio, con la luna e con il sole che nelle ultime battute del dramma si dice che “non mostrerà più il suo volto sulla terra in segno di dolore».
Fondato e diretto dagli attori e registi Giulia Dall’Ongaro ed Enrico Deotti, Teatrino Giullare ha come costante della propria ricerca teatrale l’idea di attore artificiale, di esplorazione dell’espressività tramite il limite fisico ed una originalità che l’ha portato a realizzare allestimenti teatrali, mostre e laboratori in tutta Europa ed in molti altri paesi del mondo (Canada, Argentina, Uruguay, Colombia, Venezuela, Guatemala, Etiopia, Kenia, Russia, Turchia, Pakistan, India, Iran, Israele, Marocco, Egitto…) La Compagnia debutta al Corso di Drammaturgia di Giuliano Scabia al Dams, Università di Bologna, con Alcesti di Euripide, seguono lavori su Aristofane , Plauto, la Commedia dell’Arte, Shakespeare e scritture originali Re di bastoni Re di denari , Fortebraccio contro il cielo. Dal 2005 la compagnia ha prodotto gli allestimenti di Finale di Partita di Samuel Beckett, Alla Meta di Thomas Bernhard, Lotta di Negro E Cani di Bernard-Marie Koltès, La Stanza di Harold Pinter, Canti del Guardare Lontano di Giuliano Scabia, Le Amanti da Elfriede Jelinek. L’indirizzo è l’indagine di alcuni testi chiave del Novecento e della contemporaneità tramite una visione inedita che sperimenti l’uso di artifici e filtri per indagare il lavoro dell’attore e ricercare ed esaltare la natura più intima dei testi. Nel 2009 ha allestito la prima rappresentazione italiana di Coco, testo inedito di B.M. Koltès dedicato a Coco Chanel. Il lavoro è proseguito con la creazione di una nuova produzione con testo originale Coco. L’ultimo sogno (2011).Teatrino Giullare ha svolto numerosi seminari e workshops teatrali, tra gli altri al DAMS, Università di Bologna, al Museo Argentino del Titere di Buenos Aires (Argentina), alla Facoltà di Belle Arti dell’Università di Smirne (Turchia), alla Darpana Academy of Performing Arts di Ahmedabad (India), al Museo delle Arti Applicate di Belgrado (Serbia), al Museo Moubarak de Il Cairo (Egitto), al Teatro Nazionale di Tirana (Albania), al Centro di Educazione Culturale di Varsavia (Polonia) . Ha pubblicato, presso la casa editrice Titivillus, il volume Giocando Finale di Partita, visioni sull’allestimento da scacchiera del dramma di Samuel Beckett, presentazione di Giuliano Scabia (2006). Tra i vari riconoscimenti ricevuti il Premio per la Migliore Attrice al World Art Festival di Praga (2003), il Premio Nazionale della Critica (2006), il Premio Speciale Ubu 2006, il Premio della Giuria e Premio Brave New World per la regia al 47^ Festival Internazionale di Teatro MESS di Sarajevo (2007), il Premio Hystrio Altre Muse (2011).
http://www.teatrinogiullare.it/