da venerdì 8 a domenica 17 marzo | mostra
Reporter Involontario
la Cina del 1979
foto di Gianlorenzo Battaglia
ingresso gratuito
La fine di un’epoca e l’inizio della trasformazione culturale e sociale della Cina, negli scatti di Gianlorenzo Battaglia.
“L ‘occasione di potermi trovare oltre trent’anni fa, in questo mondo suggestivo e a volte imperscrutabile che è la Cina e l’evolversi dei rapporti internazionali tra questo paese e il resto del mondo, ha fatto sì che il reportage fotografico portato a termine sia diventato ogni giorno di più, ai miei occhi, la testimonianza della fine di un periodo storico. Sento di avere avuto la fortuna come semplice turista, ma soprattutto come reporter anche se involontario, di immortalare la fine di quell’epoca e l’inizio di una trasformazione sociale che sta cambiando le strategie economiche di tutto il mondo. Ero stato ingaggiato come operatore per girare un documentario sui sopralluoghi svolti da Giuliano Montaldo e suoi più diretti collaboratori, alla ricerca dei posti idonei ad effettuare le riprese del “Marco Polo” televisivo. Con un occhio incollato alla macchina da presa, una BL Arri 16mm con zoom 12-120 Angenieux, e con l’altro attento a cogliere queste immagini, con la mia fedele Asashi Pentax Spot Matic con uno zoom Vivitar da 85-205, che portavo sempre appeso al collo e l’immancabile grandangolo in tasca. Inconsapevole che la Cina che stavo, fotografando iniziava quella trasformazione culturale e sociale che oggi è sotto gli occhi di tutti.” Gianlorenzo Battaglia
Gianlorenzo Battaglia
Dopo le scuole medie Gianlorenzo frequenta la scuola di cinematografìa di Stato con indirizzo a Operatore cinematografico, contemporaneamente inizia piccole collaborazioni, con innumerevoli documentari e spot pubblicitari, una lunga gavetta che lo porta a fare molteplici esperienze. Fino a oggi ha lavorato in oltre 80 film (lungo metraggi), più molti documentari, fiction televisive, spot pubblicitari e il lungo sopralluogo in Cina nel 1979. Da ricordare tra primi lavori importanti come operatore esterno e subacqueo, “Azzurro quotidiano” nel 1976, 13 puntate in onda su Raidue in prima serata che documentavano la cultura, l’archeologia e le tecniche di pesca, viste anche da sott’acqua, di vari paesi bagnati dal Mediterraneo.