domenica 2 novembre ore 18 | cinema
RASSEGNA P.P.P. UNA VITA FUTURA
PASOLINI, LA VERITA’ NASCOSTA
regia, sceneggiatura, fotografia/montaggio Federico Bruno
con Alberto Testone, Marcello Maietta, Fabio Maffei, Ermanno Debiagi, Giovanni Scifoni, Nicola Trambusti, Ivan Bacchi Cosimo Cinieri, Armando De Razza, Silvia Rosselli, Elena Felloni, Beniamino Marcone, Alessandra Spaccarotella, Zanis Alkiviadis, Lucia Aliberti, Emanuela Ponzano, Rosanna Gentili, Federico Torre, Tiziana Bagattella, Marco Simeoni, Luca Scapparone, Fiorenza Tessari, Laurent, Besançon, Riccardo Cicogna, Laura Buono, Lucio Patanè, Carlo De Mejo, Roberto e Laura Panzironi
costumi Piero Risani
scenografia Daniele Frabetti
suono Fabio Russo
trucco Giuseppe De Siato
produzione Horizon Film
dopo la proiezione incontro con il regista
ingresso gratuito
L’ultimo anno di vita del poeta e regista cinematografico italiano, Pier Paolo Pasolini, nel 1975.La preparazione del film “Salo’ o le 120 giornate di Sodoma”, le riprese, il montaggio. i suoi amici, la Callas, Oriana Fallaci, Alekos Panagulis, Dacia Maraini, Alberto Moravia, Gabriella Ferri, Laura Betti e naturalmente Ninetto Davoli e Sergio Citti. Il lavoro di regista alla P.E.A. di Alberto Grimaldi, le sue interviste rilasciate al giornalista tedesco Gideon Bachmann, al giornalista francese di Antenne 2 Philippe Bouvard, al giornalista italiano Furio Colombo. Il romanzo “petrolio”, il furto delle bobine di negativo di Salo’ alla Technicolor, le motivazioni del complotto per ucciderlo, l’occasione dell’esca fortuita, la conoscenza di Pino Pelosi 4 mesi prima della morte, il ragazzo che confesso’ di averlo ucciso, i viaggi all’estero, a Stoccolma e Parigi, le sue case di Roma, di Sabaudia e Chia a Viterbo, dove aveva un castello.In una cronologia fedele e in crescendo degli ultimi mesi di vita, tracciando la vicenda umana di un uomo che era attivo su vari fronti, dalla scrittura di romanzi e sceneggiature, alla pittura e la musica, un ritratto umano e profondo di un uomo che aveva predetto tante sventure che poi accaddero in Italia e di cui ne che aveva già da allora indicato i pericoli e denunciato i responsabili, fra cui la chiesa e lo stato. i suoi “j’accuse” come il famoso “io so” insieme alla pericolosità evidente del romanzo che stava scrivendo “Petrolio” dal quale sparì il capitolo 21, romanzo che fu pubblicato solo 19 anni dopo la sua morte. Il film aggiorna e smentisce la tesi ufficiale portando nuove inedite informazioni sull’ipotesi dell’omicidio all’Idroscalo a Ostia la notte tra il 1 e il 2 novembre e fa conoscere il pensiero dello scrittore, rivelando la sua forza creativa e la sua passione di uomo impegnato e di intellettuale riconosciuto a livello internazionale.
www.pasolini-ilfilm.it
www.federicobruno.com