25/07/2016
25 luglio 2016 ore 19.00
di e con Emiliano Valente
Associazione Ticonzero
Un monologo tagliente, brillante e sarcastico che nasce, cresce e si esaurisce su una Panda in tangenziale, nel traffico di Roma. Il testo di Emiliano Valente coinvolge proprio tutti, non c’è romano che sia stato graziato da ingorghi paralizzanti nelle strade della capitale…
Sessanta minuti tra risate e sorrisi amari, prese di coscienza e immedesimazioni che gli spettatori vivranno tra teatro e realtà.
“Sono in macchina, ho appena preso la tangenziale, un incidente rende impossibile qualsiasi spostamento. Non mi muovo e non ho il minimo interesse ad ingannare il tempo con uno dei tanti giochini che mi porto dietro. Inizio così a costruirmi un mondo immaginario, fatto di personaggi stravaganti e idee di cambiamento. Ma neanche il mondo immaginario riesce a coprire il mio sguardo dalle costruzioni che si moltiplicano difianco a me, volumi che invadono il mio spazio, il mio animo, la mia fisicità. Senza mai muovermi dal mio pandino, percorro le vie dei nuovi quartieri romani, osservo le piscine dei mondiali di nuoto mai terminate, le mille nuove costruzioni di una città che continua a espandersi, senza regole e limiti urbanistici. E così nasce il conflitto tra la mia immobilità e questo vagabondare immaginario alla ricerca di inutili verità.
Ma a cosa serve conoscere la verità? Intorno al mio pandino solo volti e figure annoiate, provate da un’alienante esistenza, scandita dai soliti gesti, dalle solite abitudini. Gesti ripetuti ogni giorno, in quegli abitacoli che ormai sembrano sempre più somigliare a surrogati di abitazioni. A cosa pensano? Quali sono le loro preoccupazioni? Cosa gli sta davvero a cuore? Non ho risposte, non le possiedo, e sono anche stanco di continuare a domandarmelo. Solo una volta terminato il viaggio mi rendo conto della mia solitudine, del mio grido che non emette suono, dei miei occhi chiusi dal troppo vedere, e dall’ impossiblità di poter trovare ciò che vorrei trovare realmente.
Lo spettacolo nasce all’interno della macchina e muore lì, è costantemente costruito e distrutto, riorganizzato e denigrato. Forse non è mai esistito, forse deve essere ancora creato.” Emiliano Valente
INGRESSO: 6 euro
info: 3398057058