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In occasione della giornata internazionale dei diritti delle donne
L’Iguana di Anna Maria Ortese
Lettura teatrale
con Monica Demuru
Regia di Monica Demuru e Lorenzo Pavolini
domenica 2 marzo ore 11.30
L’Iguana racconta il viaggio del conte Carlo Ludovico Aleardo di Grees dei duchi di Estremadura, detto Daddo, architetto, che parte da Milano in cerca di terre su cui speculare; l’amico editore Adelchi gli chiede di andare anche a caccia di un manoscritto originale. Daddo arriva a Ocaña, l’isola in cui vivono don Ilario Jimenez Guzman e i due fratellastri, Hipolito e Felipe. La serva di casa è Estrellita, che è alta come un bambino, sembra una lucertola gigante, ma è vestita da donna e appare piuttosto avvilita. Il dono di una sciarpa da parte di Daddo la rianima, facendo accendere nel giovane sensibile una passione amorosa che sarà la sua rovina. Estrellita infatti ama Ilario che una volta la ricambiava e a lui resta fedele nonostante l’uomo sia in procinto di sposare un’altra. Lo sbarco sull’isola della famiglia americana degli Hopins in compagnia di un arcivescovo nero farà precipitare gli eventi. Il libro, uscito la prima volta nel 1965, vendette 1990 copie nei primi cinque anni. Fu ripubblicato varie volte, fino a raggiungere il vasto pubblico con l’edizione Adelphi del 1986.
L’Iguana è un libro segreto, è un’isola capanna, la capanna che Anna Maria Ortese si era fatta costruire nella sua cucina a Roma per poter scrivere. È Ocaña, l’isola dove si svolge il romanzo, è l’isola della Tempesta, l’Isola del tesoro di Stevenson, il luogo dove ci troviamo quando siamo sbalzati fuori dalla curva della realtà. L’iguana è una donna lucertola, una dea serpente, una Melusina. Mette insieme il mondo animale e il mondo femminile, bestia serva e donna, è il mondo degli oppressi, degli ultimi… Benedetta Centovalli
«Nessuno scrittore ha insegnato all’Ortese questa callida acredine del discorrere, quella volatile furia e insieme quella macerazione labirintica che danno, fin dalle prime pagine, una letizia aspra, inquieta, insonne e insieme allucinatoria. Il linguaggio letterario è l’ultima e definitiva forma di incantamento, di carmen, l’ultima formula che agisce e costringe l’inesistente a esistere; e l’incantesimo dell’Iguana, appunto, agisce. Volendo, si può chiamare ‘romanzo’ questo libro; ma forse è inutile. Ha qualcosa della fiaba, e insieme della ballata, della filastrocca, dell’incubo, del sogno, del delirio; appunto, è un incantesimo che agisce». Giorgio Manganelli
“Scrissi una fiaba, un romanzo-fiaba, e lo volli difficile per reazione all’atroce linguaggio corrente”. Anna Maria Ortese
Monica Demuru
Attiva sulla scena teatrale come attrice, cantante e autrice, ha sviluppato un percorso di ricerca sulla vocalità tra musicalità pura e attenzione drammaturgica. Lavora in teatro con Societas Raffaello Sanzio, Massimiliano Civica, Deflorian-Tagliarini, Joris Lacoste-Encyclopedie de la Parole, Muta Imago, Claudio Morganti, Emanuele Valenti e Giorgina Pi. Stabilmente in duo con Cristiano Calcagnile in Blastula.scarnoduo e con Natalio Mangalavite in Madera Balza, con cui realizza operine e concerti drammatici. Ha inoltre al suo attivo i concerti narrativi con Barbara Casini e Gabriele Mirabassi; con Stefano Bollani e Ares Tavolazzi ; con Paolo Benvegnù,Petra Magoni e Ferruccio Spinetti; con Raffaello Pareti e Alessandro Marzi ; con Luca Tilli e gli allievi dell’ Accademia Silvio D’Amico. Collabora a progetti musicali di artisti che stima: dal jazz italiano di Bollani, Rava, Girotto, Petrella, Coen, alla canzone pop dʼautore di Peppe Servillo e Avion Travel,Tetes de Bois, David Riondino, Canio Loguercio e Paolo Benvegnù; dalla sperimentazione della musica contemporanea, improvvisata o di composizione, elettronica e acustica di Elliot Sharp, Zeena Parkins, Jamie Saft, Hector Zazou, Scott Gibbons, Chiara Guidi e Claudia Castellucci, a Giovanni Guaccero, Alvin Curren e Jato Orchestra, Gabrio Baldacci e Giancarlo Schiaffini. Svolge attività didattica su vocalità e pratica scenica per varie istituzioni e scuole tra cui LʼAccademia Nazionale dʼArte Drammatica “Silvio DʼAmico”, la Bellini factory e la scuola del Mercadante. Collabora in qualità di lettrice a Rai Radio3. Nel 2013 vince il Premio “Maria Carta”. Candidata in finale al Premio Ubu 2017, sia come attrice che per il miglior progetto musicale (“Il Cielo Non E’ Un Fondale” di Deflorian-Tagliarini) e al Premio Ubu come migliore attrice 2018 (“Belve” diretta da Massimiliano Civica). Nel 2019 vince il premio Archivio Mario Cervo per il CD Madera Balza. Candidatura ai Premi UBU come miglior spettacolo 2021 per Antigone, diretto da Massimiliano Civica . Riceve il premio Ubu 2021 per il Progetto Speciale In quanto parte del gruppo artistico GLA. Secondo posto al Premio Ubu 2022 come migliore attrice per “giorni felici” di Bekett diretta da Massimiliano Civica
Attualmente in tounèe con “Jukebox”, diretta da Joris Lacoste ed Elise Simonet dell’ Encyclopedie de la Parole, “Giorni Felici” di Beckett diretta da Massimiliano Civica, “Ex-espoldano gli attori” diretta E. Valenti , “La Tecnologia del silenzio” diretta da Giorgina Pi, Solo una cosa ho avuto nel mondo, Blastula.scarnoduo di Calcagnile-Demuru da Pasolini e Anche noi scettici, Blastula.scarnoduo di Calcagnile-Demuru, sulla poesia di Antonella Anedda
costo 10 euro
per info e prenotazioni: scuderieteatrali@gmail.com /065814176