venerdì 18 marzo ore 17.30/19.30 | presentazione libro
Associazione Manes presenta
L’ASILO NEL BOSCO
un nuovo paradigma educativo
di Emilio Manes
foyer teatro
ingresso gratuito
Presentazione del libro L’asilo nel bosco (Edizioni Tlon) e proiezione del documentario omonimo.
A seguire il seminario dal titolo Senza pannolino: un metodo semplice ed ecologico di ascoltare i nostri bambini.
http://www.asilonelbosco.com/
https://www.facebook.com/lasilonelbosco/
Il progetto “L’asilo nel bosco” nasce dall’incontro tra due realtà educative del X municipio di Roma che da oltre 15 anni sono operative ricercando la maniera migliore di rispondere ai bisogni dei bambini: L’Emilio che gestisce un nido e una scuola dell’infanzia e fa parte del circuito internazionale di educazione alternativa REEVO e l’Associazione Manes che si occupa di formazione e che coordina i progetti “Community School” una scuola primaria e secondaria e “Maestri di strada” un’iniziativa che lavora sull’abbandono scolastico. Dopo un anno di sperimentazione presso la nostra scuola dell’infanzia che è situata all’interno del Parco della Madonnetta di Acilia abbiamo deciso, confortati dai risultati raggiunti e dall’entusiasmo di bambini e genitori, di trovare un contesto piu’adatto e cosi’ siamo sbarcati nella campagna di Ostia Antica, a due passi dal Tevere e dagli scavi, immersi in un paesaggio meraviglioso fatto di campi coltivati e boschetti incantevoli. La nostra scuola che ospita 25 bambini trae ispirazione dalle esperienze di asilo nel bosco del nord Europa ,dove sono diffusi da oltre 50 anni , e da altre teorie, come quelle di Montessori, Steiner, Agazzi , Freire e Rousseau, che si sono dimostrate efficaci in questi anni di intensa e appassionata sperimentazione. Non crediamo possano esistere metodi validi in tutti i tempi ed in tutti i luoghi per questo attingiamo da diverse fonti per creare un modello educativo che sia efficace oggi nel nostro territorio. Educare all’aria aperta ci pare particolarmente funzionale ai nostri scopi in questo periodo in cui a livello scientifico si comincia a parlare di patologie legate al “deficit di natura”( Richard Louv “L’Ultimo bambino dei boschi” ), in un contesto in cui alcune attitudini innate del bambino quali la fantasia, l’immaginazione e la creatività sono mortificate, in cui la curiosità viene imprigionata da rigidi schemi costruiti dall’adulto ed in cui tutto sembra ruotare intorno all’aspetto cognitivo rilegando in un cantuccio l’importanza della relazione e delle emozioni.