da ottobre a dicembre | laboratorio
Bartolini/Baronio | 369gradi
LA STORIA SIAMO NOI
ritratti di una comunità tra passato e presente
a cura di Tamara Bartolini
costo 20 euro totali
Laboratorio teatrale sul tema delle storie personali e collettive, piccole e grandi, condotto da Tamara Bartolini e rivolto agli studenti degli Istituti del Municipio Roma X.
Ogni essere che ha vissuto l’avventura umana sono io. M. Yourcenar
“Questo è il terzo laboratorio con alcuni studenti del territorio di Ostia, e ancora una volta ci chiediamo come possano trovare questi ragazzi un nuovo sguardo per osservare il mondo, il loro mondo. Forse cercando dentro se stessi, scoprendo un altrove per farne una narrazione da condividere, una visione, un progetto, un sogno: una narrazione che possa diventare un atto artistico, etico, umano, capace di custodire e far crescere questa vitalità. Immaginiamo che questo incontro possa diventare ancora una volta un piccolo viaggio alla scoperta di ricordi e memorie, di sogni e desideri, di paure e coraggio. Una piccola caduta dentro la storia personale e collettiva. Raccontare è un atto potente e immaginifico, è condivisione e possibilità di trasformazione, è un dono, è teatro. I laboratori fatti in questi anni stanno creando una sorta di archivio umano, una raccolta di umanità che ci appartiene. Sono ricordi impressi nella memoria, come in un quadro o in una fotografia, che alla fine del percorso verranno condivisi con la comunità in un ultimo incontro pubblico.
Facciamo nostro il desiderio della scuola e del teatro di lavorare con gli studenti a partire dalla storia della bonifica nel territorio di Ostia. Bonifica che venne fatta verso la fine del 1800 da quelli che sono considerati dei veri pionieri, i migranti di allora, alcune centinaia di braccianti romagnoli che, sperduti nella desolazione dell’agro, morendo di stenti o contagiati dal morbo della malaria, riuscirono comunque e miracolosamente a prosciugare le paludi. Da questa storia partiamo per scavare dentro le storie familiari degli allievi, dentro le loro vite, speranze, visioni, ricordi… Da dove veniamo? Dove stiamo andando? Cosa ci insegna la storia? Cos’è l’altro fuori e dentro di noi? Cos’è il lavoro, la fatica, la malattia? Cosa significa accogliere, incontrare, integrare? La storia ci insegna che la terra che abitiamo è stata attraversata da tanti altri prima di noi. Che lo straniero è dono, risorsa, e incontro. Che accoglienza è la risposta. Che la storia dei nostri territori non appartiene solo a noi. Che nostra patria è il mondo intero e che bisogna scavare nella fatica e nel lavoro degli ultimi per capire cosa siamo diventati oggi. Che quando si popola un territorio, portando usi, costumi e tradizioni della propria terra, si crea ricchezza, si fa mondo, si fa comunità. Che la storia è scritta sui nostri corpi. Che la storia siamo noi.”
Tamara Bartolini
Perché un ritratto non è anzitutto, e alla fine, un incontro? J. L. Nancy
Bartolini/Baronio
Condividono dieci anni di lavoro all’interno della compagnia Triangolo Scaleno Teatro, partecipando alle produzioni artistiche e alla creazione del festival Teatri di Vetro e altri eventi culturali. Dal 2009 a partire dal progetto “La Caduta_incontro tra artisti e territori” nasce un sodalizio che li vede insieme in tutte le successive creazioni tra cui: la performance “Tu_Two_due alla fine del mondo”, lo spettacolo “Carmen che non vede l’ora”, il progetto “Redreading”, viaggio sentimentale e appassionato tra teatro e letteratura che li vede collaborare con Erri De Luca, Wu Ming2 e altri autori. Nel 2014, con il nuovo progetto “Passi_una confessione”, vincono il premio produzione di Dominio Pubblico Officine. Parallelamente portano avanti il lavoro di pedagogia teatrale (PercorsiRialto, ScuolaRoma Carrozzerie | n.o.t). La loro ricerca teatrale nasce da una forte esposizione personale, da un lavoro sulle biografie individuali e collettive che intreccia specificatamente la poetica musicale, in un dialogo-concerto tra parola e musica, tra artisti e territori.
