ph Giovanna Mangiù
27/01/2023 Teatro

venerdì 27 gennaio ore 21 • teatro
In Arte presenta
LA FOTO DEL TURISTA
da un’idea di Vincenzo Volo
testo di Giovanna Criscuolo
regia Federico Magnano San Lio
con Vincenzo Volo e Giovanna Criscuolo
costumi Dora Argento
musiche Flavio Cangialosi
scene Martina Ciresi e Stefano Privitera
produzione In Arte
con il sostegno di Regione Siciliana Ass.to del Turismo, Sport e Spettacolo
durata 60’

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La storia di due personaggi che parlano ma non si comprendono. Una scrittura divertente e a tratti surreale per uno spettacolo intenso e coinvolgente, in perfetto equilibrio tra comicità e riflessione profonda.


La foto del turista è un atto unico per due attori, che coniuga felicemente il disegno comico con un’atmosfera intensa. La situazione viene generata da un “incidente” di percorso e racconta, con una scrittura divertente a tratti surreale, la storia di due personaggi, un uomo ed una donna, che parlano ma non si comprendono. Una sintesi tra una delle caratteristiche del genere della commedia e una proprietà del teatro moderno e contemporaneo, vicino ai temi dell’incomunicabilità e della solitudine.

I protagonisti della pièce sono Giovanna Criscuolo e Vincenzo Volo che, partendo dalla loro già consolidata esperienza teatrale e affinità comica, danno vita con leggerezza ed ironia a un universo ricco di atmosfere profonde ed attuali. Alla realizzazione di questo quadro composito contribuiscono i costumi di Dora Argento, come segno distintivo dei personaggi, le musiche di Flavio Cangialosi con le sue sonorità originali, la scenografia essenziale di Martina Ciresi e Stefano Privitera, la regia di Federico Magnano San Lio che presta attenzione alla sintesi tra tradizione e novità. Un progetto di teatro che vuole andare verso la drammaturgia moderna senza rinnegare il prezioso bagaglio dell’esperienza.

Dalla Stampa
❝… la pièce si rivela una commedia che potremmo definire intelligente, necessaria, che fa bene al cuore… ❞
Gazzetta Jonica, Orazio Leotta

❝… un atto unico per due attori che, partendo dalla loro già consolidata esperienza e affinità comiche, danno vita con leggerezza ed ironia a un universo ricco di atmosfere profonde ed attuali, e che coniuga felicemente il disegno comico con un’atmosfera intensa che ricorda, a tratti, il teatri di Luigi Pirandello. ❞
Sicilian Post, Enrico Scandurra


Attore siciliano poliedrico. Da ragazzo studia musica presso il liceo musicale Vincenzo Bellini di Caltanissetta, dove acquisisce i titoli di Teoria e Solfeggio e Dettato Musicale, e studia diversi strumenti (pianoforte, violino, violoncello). Nel 1995 si avvicina al mondo del teatro frequentando il corso tenuto dalla celebre Scuola d’Arte Drammatica “Umberto Spadaro” del Teatro Stabile di Catania, diretto da Pippo Baudo e Romano Bernardi. Nel 2001 incontra l’attore comico Enrico Guarneri, noto anche per essere il personaggio e maschera siciliana “Litterio”. Lavora al suo fianco per più di 20 anni sia come spalla televisiva, acquisendo una grande notorietà tra il pubblico siciliano; sia come spalla teatrale, esibendosi nei più importanti teatri italiani. Affianca l’attore Enrico Guarneri in numerosissimi lavori teatrali, tra i quali: Mastro don Gesualdo, I Malavoglia, Consiglio d’Egitto, Il fu Mattia Pascal, L’uomo la bestia e la virtù, L’avaro, Il malato immaginario. È stato diretto, fra gli altri, da Guglielmo Ferro, Federico Magnano San Lio, Walter Manfrè. Accanto al teatro anche il cinema, dove prende parte al film La scomparsa di Patò (2010), alla docu-fiction La voce del corpo (2012), ai film The wait – L’attesa (2016) e U chiantu (2019), oltre a numerose partecipazioni a cortometraggi. Per la televisione ha recitato nella sit-com prodotta da Rai 2 Sette vite come i gatti (2007), oltre alla sua partecipazione decennale come ospite fisso alla trasmissione Insieme in onda su Antenna Sicilia, Sicilia Channel. Ha fondato e co-dirige l’associazione culturale IN ARTE che si occupa di produzione e organizzazione dello spettacolo dal vivo. Dal 2013 al 2020 dirige la Rassegna Teatrale E. Cammarata al Cine-Teatro Odeon di Canicattì (AG). Attualmente alla Direzione Artistica del Teatro Comunale A. De Curtis di Serradifalco (CL) dal 2015.

Attrice versatile, comica e autrice. All’età di diciotto anni forma il trio di cabaret “95014” con il quale vince diversi festival nazionali e inizia a frequentare corsi e stage di espressione corporea, teatro, cinema, dizione e improvvisazione teatrale con maestri quali Antonio Catania, Cathy Marchand, Piero Ristagno, Monica Felloni, Germana Asmundo. Sin da subito inizia a calcare le tavole del palcoscenico alternando spettacoli di prosa al varietà e al musical, passando dal teatro dell’assurdo alle operette. Spazia, quindi, da “Il re muore” di Ionesco, ai classici come “Il sogno di una notte di mezza estate” di Shekaspeare, “Il berretto a Sonagli” e “Liolà” di Pirandello, “L’avaro” di Molière, “Storia di una capinera” e “Caccia la lupo” di Verga, per citarne alcuni, alle commedie del teatro antico “Lysistrata” e “Le nuvole” di Aristofane. Al cinema muove i suoi primi passi nel film “My name is Tanino” di Paolo Virzì (2001). Successivamente prende parte a due cortometraggi “Sacco di pulci” regia di Giorgio Bruno e “Salvatore” per la regia di Bruno e Fabrizio Urso. Nel 2013 ritorna ai lungometraggi con “Nero Infinito “ per la regia di Giorgio Bruno e nel 2018 viene scelta per il film dei Soldi Spicci “La fuitina Sbagliata”. Nel corso degli anni ha gestito laboratori teatrali nelle scuole e ha collaborato con accademie musicali curando anche la regia degli spettacoli. La sua esperienza come speaker radiofonica, che comincia da appena diciottenne, le ha dato l’opportunità di lavorare come voice over con studi di registrazione con i quali ancora oggi collabora. Raggiungendo, negli anni, una maturità artistica inizia a scrivere testi teatrali tra i quali “La foto del turista” e i monologhi comici “Tutti sbagliano il mio cognome” e “Singolare femminile”, di cui è interprete. Infine si mette alla prova come scrittrice con il romanzo “Rifrangenza”, scritto a quattro mani con Filippo Di Mauro.

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