23/05/2023 - 25/05/2023 Teatro

martedì 23, mercoledì 24 e giovedì 25 maggio ore 17 • teatro
Teatro dei Borgia,
CTB Centro Teatrale Bresciano, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
LA CITTÀ DEI MITI. TRILOGIA
un progetto di Elena Cotugno e Gianpiero Alighiero Borgia
ideazione e regia Gianpiero Alighiero Borgia
parole di Fabrizio Sinisi
con il sostegno di Fondazione Vincenzo Casillo 
ingresso 2 euro • posti limitati
prenotazione obbligatoria
via mail: promozione@teatrodellido.it

ERACLE, L’INVISIBILE
con Christian Di Domenico

FILOTTETE DIMENTICATO
con Daniele Nuccetelli

MEDEA PER STRADA
con Elena Cotugno

Una trilogia di lavori su Eracle, Filottete e Medea. Un’esperienza teatrale collettiva che attraversa la città e accompagna gli spettatori nei luoghi dell’emarginazione, illuminando angoli del panorama urbano attraverso il cono di luce del Mito.

Premio Rete Critica 2022
Premio della Critica 2022-ANCT


La Città dei Miti è un’azione d’arte politica che attraversa la città e accompagna gli spettatori nei luoghi dell’emarginazione, illuminando angoli del panorama urbano attraverso il cono di luce del Mito. La città dei Miti si confronta con un’umanità emarginata, e cerca il legame tra la trascendenza del mito e la condizione umana.
L’itinerario parte con l’Eracle all’interno di una mensa per i poveri, a volte allestita in una tenda di prima accoglienza, poi gli spettatori raggiungono la “residenza” di Filottete, infine, il tratto finale è in compagnia di Medea.
L’intero percorso assume le caratteristiche di un’esperienza collettiva, “una giornata a teatro” durante la quale è possibile partecipare a momenti di emotività intima e condivisa: la comunità si raccoglie attorno a dei temi non per riflettere, ma per immergersi in un rito di rivivificazione degli stessi, grazie al lavoro degli attori che si fanno portatori delle esperienze vissute durante la ricerca sul campo. La trilogia è composta da tre lavori distinti e indipendenti ognuno dei quali costituisce spettacolo a sé, ma sono creati e intesi come tre momenti di un’unica opera.


ERACLE, L’INVISIBILE
da Euripide
con Christian Di Domenico
parole di Fabrizio Sinisi e Christian Di Domenico
spazio scenico Filippo Sarcinelli
costumi Giuseppe Avallone ed Elena Cotugno
consulenza sociologica Domenico Bizzarro
progetto e regia Gianpiero Alighiero Borgia

Liberamente ispirato al mito greco di Eracle, il lavoro si muove nel solco del ribaltamento critico che propone Euripide nella sua tragedia. Nelle mitografie tradizionali, Eracle è l’Eroe che si cimenta con la Natura e che, prova dopo prova, in essa si tempra. In Euripide, invece, le “prove” non sono percorso di maturazione né di espiazione, ma premessa della tragedia: Eracle non è colui che va messo alla prova, ma colui che è “provato”. TB ha individuato nell’Economia il corrispettivo della Natura, il territorio principale del cimento dell’Uomo contemporaneo. Eracle, l’invisibile racconta il percorso parossistico dell’Essere umano ridotto alla sua funzione economica.
Accompagnati dalla scrittura di Fabrizio Sinisi, TB e Christian Di Domenico si sono interrogati sulla vicenda dell’eroe classico creando un parallelismo con una figura iconica della società contemporanea: il forgotten man, il marginalizzato, il senzatetto. In particolare, nella folla degli invisibili TB, grazie a un lavoro di ricerca sul campo, ha approfondito le vicende dei genitori separati e le loro vicissitudini economiche, sociali, psicologiche.

FILOTTETE DIMENTICATO
da Sofocle
con Daniele Nuccetelli
parole di Fabrizio Sinisi
consulenza clinica Laura Bonanni
spazio scenico Filippo Sarcinelli
costumi Giuseppe Avallone ed Elena Cotugno
ideazione e regia Gianpiero Alighiero Borgia

Nella tragedia di Sofocle, Filottete imbarcatosi con i suoi compagni per la guerra di Troia soffre a causa di una ferita alla gamba. I suoi lamenti e il fetore sono insopportabili per Ulisse e i suoi uomini, che decidono così di abbandonarlo sull’isola di Lemno. Dopo dieci anni, Ulisse torna a cercare Filottete perché un oracolo ha rivelato che senza l’arco di Eracle da lui custodito la guerra contro Troia non potrà essere vinta. L’orizzonte di ricerca di Filottete dimenticato è l’abbandono familiare, che spesso segue il manifestarsi di una malattia neurodegenerativa incurabile, in questo caso la DLB (demenza a corpi di Lewy), mentre il lavoro sul campo di Daniele Nuccetelli, a contatto con i malati, si è svolto con la collaborazione della dottoressa Laura Bonanni dell’Università di Chieti. Filottete dimenticato, come gli altri due lavori della trilogia di TB, si confronta con un’umanità emarginata, e cerca il legame tra la trascendenza del mito e la condizione umana

MEDEA PER STRADA
da Euripide
con Elena Cotugno
parole di Fabrizio Sinisi ed Elena Cotugno
spazio scenico Filippo Sarcinelli
costumi Giuseppe Avallone ed Elena Cotugno
progetto e regia Gianpiero Alighiero Borgia

Non è semplicemente uno spettacolo: è un’esperienza che ci attraversa. TB ha provato a leggere e a raccontare, oltre la superficie, la storia di alcune migliaia di esseri umani partiti dai loro paesi con un sogno che all’arrivo in Italia si è rivelato un incubo. Con Medea per strada TB ha provato a leggere e a raccontare, oltre la superficie, la storia di alcune migliaia di esseri umani partiti dai loro paesi con un sogno che all’arrivo in Italia si è rivelato un incubo. Nel grande mare del tema delle migrazioni, TB ha messo a fuoco il fenomeno che riguarda quelle donne, sconosciute eppure in qualche modo familiari, quasi elementi di un arredo urbano cui siamo assuefatti, che “lavorano” sulle nostre strade. Donne partite alla ricerca di una vita migliore che si sono ritrovate schiave nel racket della prostituzione. Il testo cui sono approdati Fabrizio Sinisi ed Elena Cotugno si pone nel solco delle libere riscritture del mito di Medea, rivela allo spettatore d’oggi la “tragedia dello straniero” con la forza del mito greco. TB propone al pubblico un’esperienza che va oltre il semplice assistere a uno spettacolo teatrale, concepita e realizzata, raggiungendo un consenso unanime di pubblico e di critica, su uno scalcinato furgone Iveco del 1994.

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