29/04/2023 incontri, Incontro

sabato 29 aprile ore 18 • incontro proiezione
IL TEATRO DI ENZO MOSCATO
incontro con l’autore
a cura di Gianfranco Capitta
a seguire proiezione di Rasoi di Mario Martone
ingresso gratuito

Un’occasione unica. Gianfranco Capitta incontra Enzo Moscato, protagonista del teatro europeo contemporaneo, vate della “nuova drammaturgia napoletana”, poeta della scena, interprete intenso e misterioso. A seguire, proiezione di Rasoi diretto da Mario Martone, con Enzo Moscato e Toni Servillo.


Gianfranco Capitta incontra sul palco del Teatro del Lido un protagonista del teatro europeo contemporaneo.
Enzo Moscato è tra i capofila della nuova drammaturgia napoletana con un teatro scritto e interpretato in forme coraggiosamente inconsuete; una lingua arcaica e modernissima, un plurilinguismo tutto suo che lo hanno imposto all’attenzione della critica e del pubblico non solo italiani. È considerato l’interprete di un nuovo teatro di poesia, che riconosce i suoi ascendenti nei grandi autori e compositori napoletani ed internazionali, come Artaud, Genet, i poeti maledetti di fine secolo e Pasolini. Moscato ha al suo attivo una carriera di oltre quarant’anni di teatro scritto e interpretato all’insegna di una galassia, febbrile e caotica, di lingue e d’invenzioni sceniche che ha, sin dall’inizio, attirato su di sé l’interesse, lo studio, la curiosità del pubblico e della critica, nazionali e non, costellando un percorso artistico tra i più originali e anomali del panorama teatrale italiano, fitto di numerosi e prestigiosi premi o riconoscimenti.

A seguire, la proiezione di Rasoi, diretto da Mario Martone, tratto dall’omonimo spettacolo teatrale di Enzo Moscato del 1991, ed interpretato da Toni Servillo e dallo stesso Moscato. Nel film, sullo sfondo di una Napoli simbolica e surreale, si muovono figure di ogni sorta, capaci di rappresentare al meglio la cultura partenopea di ieri, di oggi e di domani.

RASOI (1993 – 55′)
regia e scenografia Mario Martone
soggetto e sceneggiatura Mario Martone, Enzo Moscato, Toni Servillo
con Enzo Moscato, Marco Manchisi, Tonino Taiuti, Iaia Forte, Licia Maglietta, Gino Curcione, Toni Servillo
fotografia Pasquale Mari
montaggio Jacopo Quadri
costumi Metella Raboni
produzione Teatri Uniti
distribuzione Mikado Film, Mondadori Video

Gianfranco Capitta
Giornalista e saggista. Ha studiato Storia del teatro e dello spettacolo e si è laureato in lettere moderne con una tesi su Cesare Zavattini. Giornalista del quotidiano il Manifesto, ha collaborato al Comune di Roma per il teatro con l’assessore Renato Nicolini. Si è occupato di spettacolo anche su Rai Radiotre, sul web e in televisione, ed è stato direttore artistico di alcune manifestazioni (tra cui le Orestiadi di Gibellina dal 1999 al 2004). Ha pubblicato diversi studi su artisti, in particolare due dedicati ad Harold Pinter (con Roberto Canziani) Harold Pinter, un ritratto presso Anabasi nel 1995 e poi Harold Pinter, scena e potere per Garzanti nel 2005. Per Laterza ha firmato con Toni Servillo, nel 2008, Interpretazione e creatività e la preziosa, lunga, conversazione con Luca Ronconi: Teatro della conoscenza (2012). Nel 2020 realizza il docufilm In viaggio con Luca, sul lavoro e la personalità di Luca Ronconi, maestro di generazioni di attori, geniale innovatore dei linguaggi della scena.

Enzo Moscato
Oltre quarant’anni di teatro scritto e interpretato all’insegna di una galassia, febbrile e caotica, di lingue e d’invenzioni sceniche che ha, sin dall’inizio, attirato su di sé l’interesse, lo studio, la curiosità del pubblico e della critica, nazionali e non solo, costellando un percorso artistico tra i più originali e anomali del panorama teatrale italiano, fitto di numerosi e prestigiosi premi o riconoscimenti: Premio Riccione/Ater per il Teatro 1985 per Pièce Noire primo lavoro che l’ha fatto conoscere, Premio IDI 1988, Premio UBU per il Teatro 1988 e 1994, Premio della Critica 1991, Biglietto d’Oro AGIS 1991, Premio Internazionale di Radiofonia del Festival di Ostankino (Russia) 1994, Premio Viviani a Benevento Città Spettacolo 2002, Premio Annibale Ruccello a Positano 2003 e Premio Franco Carmelo Greco a Caserta 2004, Premio Pulcinellamente 2008, Premio Poerio-Imbriani 2013, Premio Napoli Cultura 2013, Premio Ubu 2018 alla carriera, ecc… Gran parte di questo teatro (composto di drammi, commedie, monologhi, atti unici lirici, rapsodie, frammenti) dal lavoro di esordio Scannasurice (del 1980/82) fino a Sull’ordine e il disordine dell’ex macello pubblico (2001), dedicato alla Rivoluzione napoletana del 1799, si trova in parte edito nei seguenti volumi: L’Angelico Bestiario (Ubu-Libri, 1991); Quadrilogia di Santarcangelo (Ubu-Libri, 1999); Occhi gettati & Altri Racconti (Ubu-Libri, 2003), Orfani Veleni (Ubu-Libri 2007). Ha, inoltre, liberamente tradotto in italiano, per la scena: L’Arancia Meccanica di A. Burgess, L’Ubu Re di A. Jarry, I Drammi Marini di Eugene O’Neill, Tartufo o l’impostore di Molière, La conferenza aux Vieux Colombier di A. Artaud, Chantecler di E. Rostand, Carmen dall’opera di G. Bizet, ecc… Al suo attivo anche cinque cd, come chansonnier/rivisitatore dell’universo canoro partenopeo e non: Embargos (1994), Cantà (2001), Hotel de l’univers (2005), Toledo Suite (2011), Modo Minore (2019). Gli ultimi lavori sono: – (2002) Kinder-Traum Seminar, seminario sui bambini in sogno, dedicato alla Memoria Collettiva dell’Olocausto – (2003) Hotel de l’Univers, rècit-chantant, dedicato alla musica del cinema – (2005) L’Opera Segreta, omaggio all’universo poetico-espressivo della Ortese – (2007) Le Doglianze per gli attori a Maschera, libero omaggio a Carlo Goldoni – (2008) Magnificenza del terrore, omaggio scenico ad Antonin Artaud, a 60 anni dalla morte – (2009) Piéce noire (premio Riccione 1985) – (2016) Modo Minore, recital colto-popolare – (2017) Raccogliere & Bruciare, traduzione e assemblamento per la messa in scena di passaggi poetici liberamente ispirati all’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters – (2019) Ronda degli ammoniti, nuovo testo che affronta il tema della condizione del bambino e dell’adulto prendendo spunto da una lontanissima, oramai quasi mitica, vicenda di cronaca – (2020) Festa al celeste e nubile santuario, testo che appartiene al repertorio del drammaturgo (1983), visione di una Napoli viscerale, misera, in un vicolo come tanti, in un basso scuro dove sopravvivono tre sorelle ‘signorine’ e misticamente deliranti. Per il cinema, invece, ha finora lavorato, come attore, per Mario Martone in Morte di un matematico napoletano (1992), per Pappi Corsicato in Libera (1993), per Raoul Ruiz in Le voyage clandestin ovvero Vite di santi e di peccatori (1994), per Stefano Incerti ne Il Verificatore (1995), per Antonietta De Lillo in Racconti di Vittoria (1995) e in Maruzzella frammento de I Vesuviani (1997), per Pasquale Marrazzo in Malemare (1997), Il Resto di Niente (2002) di Antonietta De Lillo, Mater Natura opera prima di Massimo Andrei (2003), Il giovane favoloso di Mario Martone (2014). Negli ultimi anni svolge seminari, laboratori sulla scrittura teatrale presso l’Università di Fisciano (SA), l’Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli e presso il Centro Studi sul Teatro Meridionale, Napoletano ed Europeo di Napoli; dal 2003 al 2006 è nel Comitato per la direzione artistica del Teatro Mercadante di Napoli, mentre nel triennio 2007-2009 è stato il direttore artistico del Festival Benevento Città Spettacolo.

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