30/10/2024 Teatro Ragazzi

mercoledì 30 ottobre ore 10.30 • teatro ragazzi
• Agorà Festival
Opificio03
IL PAESE DOVE NON SI MUORE MAI
testo e regia Valeria D’Angelo
con Lorenzo De Santis, Francesca Vecchiato, Silvia Ponzo, Nino Sileci
per tutte le età

Un omaggio a Calvino e alle sue Fiabe italiane. Uno spettacolo per tutte le età che fonde diverse tecniche teatrali. Un’occasione per celebrare la tradizione orale e riflettere sul potere eterno del racconto.


“Il Paese dove non si muore mai” è il titolo di una delle fiabe contenute nella celebre raccolta “Fiabe Italiane” di Italo Calvino. L’idea della messa in scena pensata dalla Compagnia Opificio03 vuole rispecchiare la natura stessa del libro: restituire la diversità dei racconti delle regioni d’Italia. La cornice del mercato dove si ambientano le vicende è solo un pretesto per far nascere storie, racconti, canti e balli della tradizione popolare italiana, sempre più dimenticata e quasi mai conosciuta dai più giovani. Nasce così l’esigenza di riscoprire un passato comune donandogli nuova veste: una forma di spettacolo tout public, adatto ai piccoli ma anche ai più grandi, che porta in scena il teatro della fiera attraverso diversi espedienti teatrali come ombre, musica dal vivo, tecniche fisiche e attoriali atti all’interpretazione e alla costruzione di un vero e proprio teatro di burattini, dove gli attori si trasformano in burattinai che muoveranno, per l’appunto, i burattini-umani. Qual è “Il Paese dove non si muove mai”? Cosa conferisce ad un luogo la possibilità di rimanere vivi in eterno? Di non dimenticare mai i propri cari, le proprie origini, il proprio passato? Solo alla fine dello spettacolo sarà chiaro che il racconto, l’affabulazione, il ricordo tramite le storie, e la magia del teatro, saranno gli elementi che renderanno immortale quel paese, quella casa, o in generale quel luogo del quale non ci si vuole dimenticare, che vorremmo portare sempre con noi.


Opificio03 è una compagnia teatrale fondata a Roma nel 2019 che nasce dall’incontro di tre allievi dell’Accademia Internazionale di Teatro di Roma (Silvia Ponzo, Lorenzo De Santis e Nino Sileci) che, all’indomani del diploma, decidono di creare una realtà che, in linea con il loro modo di intendere il teatro, sia un vero e proprio cantiere teatrale, un luogo di produzione artistica che vive la creazione di uno spettacolo come qualcosa di artigianale, un’opera che nasce e cresce attraverso il lavoro della compagnia che ne segue ogni sua parte, dalla scrittura all’allestimento, dalla progettazione di scene e costumi alla distribuzione. Una scelta che è sicuramente figlia dei tempi ma che vuole essere anche fortemente programmatica, in accordo con l’insegnamento lecoquiano che i tre fondatori condividono: essere artigiani del proprio teatro, curare le proprie produzioni in ogni loro fase, esaltare il lavoro corale e la forza del gruppo oltre le spinte individualistiche e mettere sempre al centro lo spettacolo, più che il singolo attore, regista o drammaturgo. Per questo, fin dai suoi albori, Opificio, nella scelta delle realtà e degli artisti con cui collabora, si affianca a quelle realtà e a quei singoli artisti che condividono il loro modo di fare e intendere il teatro, creando una rete di compagnie, attori, musicisti, coreografi, drammaturghi, tecnici che provengono da tutta la penisola (e non solo), che si conoscono e si contaminano artisticamente e umanamente. Per questo motivo Opificio in una fase iniziale sceglie di dedicarsi all’organizzazione di festival teatrali che coniughino la propria vocazione artistica a quella organizzativa, che creino nuovi spazi di aggregazione e fruizione culturale e che siano il palcoscenico ideale per la messa in scena delle proprie produzioni e di quelle delle giovani compagnie che ospitano in questi festival. Da questo intento nascono così “I Racconti di Dioniso”, una rassegna di 20 spettacoli tenutisi nell’estate del 2022 presso il parco archeologico di Ostia Antica e il Parco Archeologico dell’Appia Antica e il festival “Dioniso nel Borgo-progetto crossmediale di valorizzazione del borgo di Ostia Antica”, realizzati con il sostegno della Regione Lazio e del Comune di Roma. Due festival di respiro nazionale, che hanno ospitato oltre alle proprie produzioni, compagnie provenienti da tutta la penisola e personalità rilevanti del mondo dello spettacolo e che sono stati l’occasione per mettere in pratica un altro dei punti programmatici cari ad Opificio: in un mondo in cui i teatri restano troppo spesso vuoti Opificio pensa che sia importante non solo riportare il pubblico a teatro ma riportare il teatro agli spettatori, far sì che il teatro irrompa negli spazi della vita dei cittadini, nei parchi, nelle piazze, nelle dimore storiche e nei parchi archeologici, facendo sì che arte valorizzi altra arte, unendo le forze e facendo sì che lo spettacolo diventi un vero e proprio evento, un’esperienza di scoperta a tutto tondo. Nei festival “I Racconti di Dioniso” e “Dioniso del Borgo” e nel festival che Opificio organizzerà nell’estate 2023 presso il comune di Anzio, “Anzio nel Mito”, l’evento teatrale si fonde con la scoperta del luogo che lo ospita, gli spettatori si lasciano incantare dalle storie degli spettacoli e dalla storia del parco o del borgo. Le produzioni che vanno in scena in questi contesti sono “All Hail Macbeth” (2020), “Le Baccanti” (2021), “Anfitrione” (2022) e “Idi di Marzo” (2022) e hanno tutte in comune il principio di rivisitazione e del mito antico in chiave moderna: tutti e quattro i lavori sono frutto di un profondo lavoro di rielaborazione delle vicende e del testo antico, di un’intensa attività di ricerca condivisa da attori e registi. Tutte e quattro le messe in scena sono intese ad indagare il nucleo drammaturgico, sia esso comico o tragico, della vicenda dimostrando come alcune storie, alcuni miti abbiano attraversato i secoli rimanendo sempre validi, sempre forieri di nuove immagini e suggestioni. Parallelamente agli spettacoli classici e ai festival estivi Opificio porta avanti la produzione di opere di nuova drammaturgia che debuttano tutte tra il 2020 e il 2021 presso il teatro del Centro Culturale Artemia, sala che da più di dieci anni è un punto di riferimento per le giovani realtà della capitale e non solo, dove Opificio03 ha residenza fissa dal dicembre 2021. Qui debuttano “Donna Olimpia: la Papessa” uno spettacolo che celebra la cultura popolare romana, dallo stornello ai poeti del seicento, utilizzando la storia di Pasquino per dipingere un poetico affresco di Roma, “L’assurdo e il suo contrario”, che mischia suggestioni dello storico varietà del secolo scorso alla clownerie e al teatro dell’assurdo, fino ad arrivare alla moderna stand up comedy e “Al di là della collina”, un lavoro fortemente narrativo che ricostruisce la storia del rapporto tra Fernanda Pivano e Cesare Pavese che si mischia con quella di Torino e dell’Italia durante il secondo conflitto mondiale. Dal 2023 Opificio03 ha deciso di ampliare i propri orizzonti aprendosi al teatro ragazzi: “Il paese dove non si muore mai”, che nella versione di corto teatrale ha vinto lo scorso 26 giugno 2023 il prestigioso festival “Piccirè” dello storico Teatro Ditirammu di Palermo, è uno spettacolo tout publique attualmente in distribuzione. Partendo dalla celebre raccolta di fiabe popolari italiane realizzata il secolo scorso da Italo Calvino “Il paese dove non si muore mai” mette insieme teatro di figura, clownerie, pupi siciliani, teatro della fiera, musiche e danze popolari in un’opera frutto di una profonda ricerca artistica e storica. Parallelamente nella stagione 22/23 nascono i progetti per 3 nuovi lavori di nuova drammaturgia che Opificio conta di produrre nel 2024: “Seta”, scritto e diretto da Nino Sileci, “AedeM” e “Next Stop”.


Il festival inclusivo e multiculturale de IlNaufragarMèDolce è luogo di incontro e di condivisione, in cui lo spettatore può immergersi nell’atto artistico. Dalla piazza al parco, dal museo alla casa del municipio, dalla strada al teatro, Agorà – Teatro e Musica alle Radici è un festival diffuso nel IV, X e XIV Municipio che da 13 anni porta arte e cultura nelle periferie di Roma. Dal 12 giugno al 24 ottobre si avvicenderanno trentatré appuntamenti, ad ingresso libero. Il progetto è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo ed è vincitore dell’Avviso Pubblico “Lo spettacolo