PERIODO DA DEFINIRE/ Residenza Teatro
UCCI UCCI
HÒS
Progetto finalista Regia under35 Biennale College Teatro 2024
HÒS indaga le relazioni umane e non-umane sul concetto di ospite e ospitante.
HÒS è la radice che dà vita a una rosa di significati eticamente opposti. Su questa ambiguità si costruisce la drammaturgia. Il telaio narrativo nasce da una ricerca etnografica svolta in una casa di riposo per anziani. Il materiale raccoglie discorsi poetici, diretti o indiretti sulla morte. L’ospizio in origine hospitium (luogo dove si ospita lo straniero e il pellegrino), oggi è il luogo dove le persone, spesso affette da malattie neurodegenerative, sono costrette a passare l’ultimo periodo della loro vita. Divenire-animale parassita, preda e predatore, ospite e padrone, nemico e vittima, trappola e tana.Oltre ai contributi della ricerca nella casa di riposo, HÒS, indaga le maglie antropologiche del concetto di ospitalità aprendo a diramazioni e innesti. Nello spettacolo si ascolteranno una serie di registrazioni audio prodotte da una ricerca etnografica svolta in una casa di riposo per anziani. Una selezione di questo materiale sarà matrice del progetto. Le voci degli anziani racchiudono una memoria biografica alterata. Si tratta di descrizioni e narrazioni di esperienze inquinate dalla demenza senile. Questo ha permesso agli ospiti (così chiamati dal personale della struttura che abitano) di oltrepassare i limiti della ragione e della logica, accedendo a un modo di pensare tanto delirante quanto poetico.
Crediti
un progetto UCCI UCCI
di Salvatore Crucitti e Gloria Zeppilli
con Adele Maria Masciello, Francesca Santamaria e Gloria Zeppilli
sound design Michele Febbraio
si ringrazia Socìetas Raffaello Sanzio – Casa di Gesso – Cranpi
UCCI UCCI nasce nel 2020 da Salvatore Crucitti e Gloria Zeppilli, con l’obiettivo di sviluppare la ricerca artistica attraverso un approccio etnografico. Le analisi sociologiche e la ricerca estetica sono gli strumenti essenziali per la creazione del linguaggio. Le opere nascono dallʼimmersione in uno specifico territorio, che viene attivato nel suo senso antropologico e ambientale. Nel 2024, il duo è finalista alla Biennale College 2024 con Hòs. Vince Mittelyoung 2024 con Twisted World, per “l’attualità, il rischio, l’innovazione e la complessità della costruzione”. Inizia una collaborazione con l’archivio della “Societas Raffaello Sanzio” a Cesena. Lo stesso anno fonda la rivista scientifica IMPURE, Journal of Art and Anthropology che coinvolge artisti e antropologi internazionali sulle pratiche comuni tra arte e antropologia. Nel 2023, conduce la propria ricerca tra Arte contemporanea e Antropologia durante la residenza presso l’Archivio Internazionale di Performance Art Black Kit a Colonia. Presentano due mostre personali: “Artificial Hells” presso il Quartier am Hafen di Colonia, e “Sedimenti” presso l’Istituto Italiano di Cultura di Colonia. Nel 2022, vince il premio ArtèEuropa conferito dal Parlamento Europeo, l’ass. Ragnarock e l’Accademia di Belle Arti di Roma. Nello stesso anno ottiene una menzione speciale al Premio Scenario Infanzia. Nel 2021, il duo partecipa e vince il premio per il miglior spettacolo al 64° Festival dei due Mondi di Spoleto, nell’ambito del European Young Theatre.