13/03/2022 Danza

domenica 13 marzo ore 17.30 | danza
Chiara Frigo | Zebra
HIMALAYA_drumming
coreografia e interpretazione Chiara Frigo
musica dal vivo Bruce Turri batteria
disegno luci Moritz Zavan Stoeckle
musica Steve Reich
consulenza musicale Mauro Casappa
costumi Diego Pavoncelli
produzione Zebra Cultural Zoo
co-produzione Scenario Pubblico/ C.ia Zappalà (Catania), Dance Base Edimburgo (UK), Pim Off (Milano), CSC Bassano del Grappa (Vicenza), Centro Nave Santiago del Cile (RCH)
durata 40’
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Himalaya_drumming si ispira alla “Montagna” e riflette su come una coreografia può trasformarsi in un’esperienza ritmica collettiva. Immersi in un’atmosfera in cui dialogano movimento, luce e suono, si percepisce il richiamo di un “altrove” che talvolta è possibile raggiungere.


Himalaya si ispira alla “Montagna” come archetipo universale del sacro. Dalle più antiche tradizioni simboleggia l’asse che determina le direzioni dello spazio organizzato e collega i tre mondi: divino, umano e infero. Himalaya si inserisce in una personale ricerca rivolta ai temi della spiritualità nell’arte, e rappresenta il ritorno sulla scena di Chiara Frigo, dopo alcuni anni dedicati esclusivamente alla coreografia e alla direzione dei sui spettacoli. Lei stessa lo definisce “un ritorno a casa, all’indagine sul movimento e allo stesso tempo un modo per esplorare nuove pratiche”. Questo lavoro riflette su come una coreografia si può trasformare in un’esperienza ritmica collettiva. Immersi in un’atmosfera in cui dialogano movimento, luce e suono, si percepisce il richiamo di un “altrove” che talvolta è possibile raggiungere. Dopo la presentazione di un primo studio a b.motion Festival, la ricerca coreografica su Himalaya è continuata un calendario di residenze tra Italia, Cile e Europa. Nato per un’unica versione site-specific, dopo l’incontro con il batterista Bruce Turri e il creatore luci Moritz Zavan Stoeckle, il progetto si è evoluto in una versione per spazi teatrali.


Chiara Frigo
Coreografa e performer, sviluppa il proprio interesse artistico nell’ambito della danza contemporanea e della performing art. Laureata in biologia molecolare, nel 2006 firma la sua prima creazione Corpo in DoppiaElica con cui vince il terzo premio al Festival Choreographers Miniatures di Belgrado. È con il solo Takeya che arrivano riconoscimenti italiani e internazionali. Dance Europe la nomina come uno dei talenti più promettenti del panorama europeo. Il lavoro vince il premio GD’A Veneto, ed è selezionato all’interno di Anticorpi XL e del network europeo Aerowaves. Dal 2009 è impegnata in progetti internazionali nati da collaborazioni tra SNDO di Amsterdam, Dance Center di Vancouver, The Place (UK), Dansateliers (NL), Dansescenen (DK), Paso a 2-Certamen Coreográfico de Madrid (ES). La sua ricerca coreografica sviluppa nel tempo un interesse per la relazione tra movimento e drammaturgia. Suite-Hope vince il bando Residences 2011 de La Caldera (Barcellona) ed è scelto per rappresentare l’Italia al Fringe Festival di Edimburgo 2012. Dal 2010 inizia una collaborazione con il centro coreografico Circuit Est di Montreal, dove ancora oggi svolge residenze produttive. When We Were Old, una collaborazione con il coreografo canadese Emmanuel Jouthe, debutta al Festival Tangente di Montreal, e presenta la prima europea a Romaeuropa Festival. La sua poetica matura uno sguardo verso la scena politica e sociale: il lavoro West End è uno spettacolo che riflette sul declino dell’occidente e che mette in scena diversi linguaggi. Il desiderio di raggiungere nuovi pubblici e coinvolgere il territorio la porta all’ideazione di Ballroom, un progetto per adolescenti presentato in Islanda, Olanda e in numerosi festival Italiani. Nel 2018 approda a The Place di Londra in una versione inedita che unisce giovani e over60. Nel 2017 crea una coreografia per il Balletto di Roma, Stormy, ispirata al tema delle migrazioni. Il suo lavoro Himalaya inaugura un periodo di ricerca sui temi della spiritualità nell’arte, ed è vincitore del bando Acasa/Scenario Pubblico (Catania). Himalaya_drumming, presentato in anteprima a Cinar Off di Montreal e al Centro Nave di Santiago del Cile, è parte di un ciclo di spettacoli ispirati agli elementi, che si completerà nel 2021: Post (solo), Fight or Flight (spettacolo per tre interpreti), Deep End (progetto di videoarte). Attualmente è coinvolta nella realizzazione di Fight or Flight, uno spettacolo/concerto per sei interpreti e musicisti ispirato all’elemento del fuoco; Miss Lala al Circo Fernando, una performance con Marigia Maggipinto, storica interprete del Tanztheater Wuppertal, dedicata al corpo come archivio vivente della memoria; Blackbird, un progetto per comunità ispirato all’arte come forma di attivismo e creazione collettiva.

Bruce Turri, nato a Verona nel 1988, inizia la sua formazione all’età di nove anni, studiando con batteristi di fama nazionale ed internazionale e perfezionandosi sotto la guida del maestro Alfredo Golino. Frequenta il Triennio Popular Music al Conservatorio Bonporti di Trento. Nel 2006 vince il concorso nazionale di batteria indetto dal noto distributore FBT. Ha la sua prima esperienza in sala d’incisione presso The Cave Studio di Catania, per poi continuare il suo percorso nei maggiori studi di registrazione italiani. Diventa User promoter di note marche di batteria (Drum Sound of Torino, Pearl Drums, Sabian, RotoDrum e la TG Drumstick), realizza numerosi videoclip, e il suo nome è presente in numerose riviste di settore: XL La Repubblica, Drum Club, Rumore, Rockerilla, Rolling Stone e Metal Hammer. Sempre alla ricerca di nuove avventure professionali, vive a contatto con i più variegati live in giro per l’Italia e L’Europa, e dedica il proprio tempo a registrare dischi e a comporre musica. Ha recentemente aperto The Factory, la casa degli artisti, uno spazio libero di condivisione di tutte le forme d’arte, un’associazione che vanta ad oggi oltre 6000 iscritti.

Moritz Filippo Zavan Stoeckle inizia la sua carriera di light designer a Venezia, presso il Teatro Fondamenta Nuove, dove presto si guadagna il ruolo di direttore tecnico. Essendo egli stesso danzatore, ha sviluppato un interesse per le produzioni di danza e ha lavorato con numerose compagnie di danza nazionali ed internazionali. Nel 2012 e 2013 è invitato in qualità di guest lecturer al Dipartimento Teatro della scuola di arti performative dell’Università di Malta, per tenere un corso di light design. Collabora attualmente con lo Zfin Malta Dance Ensemble (la compagnia nazionale di danza a Malta), insegna al Mcast, Istituto per Creative Arts a Malta, mentre frequenta un Master in Performance al Dipartimento Danza della scuola di arti performative dell’Università di Malta.

 

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