17/09/2020 - 30/09/2020
17/30 settembre
Fuori Programma, con la direzione artistica di Valentina Marini, alla sua quinta edizione torna in scena nell’estate 2020. Il Festival è prodotto da European Dance Alliance/Valentina Marini Management con il contributo di Roma Capitale e in collaborazione con Siae, Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Teatro Biblioteca Quarticciolo e Municipio V.
Il progetto è vincitore dell’avviso pubblico ESTATE ROMANA 2020-2021-2022 e fa parte di ROMARAMA 2020, il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale.
Dopo la prima parte svoltasi a fine luglio negli spazi esterni del Teatro India, il Festival prosegue dal 17 al 30 settembre con performance urbane, laboratori e incontri nei cortili e giardini del Quartiere Quarticciolo e del Parco Alessandrino (Municipio V). Le attività previste al Quartiere Quarticciolo sono tutte intese in forma immersiva nell’ambiente urbano, siano i cortili o il Parco Alessandrino, alla luce naturale del giorno senza alcun elemento esterno. Non sono dunque previste pedane, palchi o strutture di alcun tipo e le performance sono tutte concepite come percorsi e creazioni itineranti nel Parco e nel Quartiere per condividere l’esperienza dell’attraversamento degli ambienti come parte integrante dell’azione performativa. Tutte le attività previste al Quartiere Quarticciolo sono a ingresso gratuito.
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PROGRAMMA
Tre le compagnie in programma:
17 e 18 settembre ore 19.00 e ore 20.00
Parco Alessandrino
Zerogrammi in Elegia delle cose perdute, progetto multidisciplinare, a firma del coreografo e regista Stefano Mazzotta, è ispirato al romanzo I Poveri dello scrittore portoghese Raul Brandao, e si articola e sviluppa in forme e linguaggi distinti e complementari, in parte video-fotografico e in parte spettacolo dal vivo in cui i quadri che compongono la narrazione diventano, nella sua forma site specific, la mappa di un viaggio nei luoghi (interiori) dei personaggi del testo di Brandao: 8 figure derelitte e però goffe al limite del clownesco, accomunate dal medesimo sentimento di malinconica nostalgia e desiderio di riscatto.
Zerogrammi in Elegia delle cose perdute, progetto multidisciplinare, a firma del coreografo e regista Stefano Mazzotta, è ispirato al romanzo I Poveri dello scrittore portoghese Raul Brandao, e si articola e sviluppa in forme e linguaggi distinti e complementari, in parte video-fotografico e in parte spettacolo dal vivo in cui i quadri che compongono la narrazione diventano, nella sua forma site specific, la mappa di un viaggio nei luoghi (interiori) dei personaggi del testo di Brandao: 8 figure derelitte e però goffe al limite del clownesco, accomunate dal medesimo sentimento di malinconica nostalgia e desiderio di riscatto.
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19 e 20 settembre ore 21.00 e ore 21.30
Parco Alessandrino
Balletto Civile in MAD, performance site specific itinerante, che dopo il debutto in settembre a Oriente Occidente approda a Roma in esclusiva per Fuori Programma. La performance intende tracciare un percorso drammaturgico che gli spettatori, organizzati in gruppi di dieci, sono invitati a seguire dai personaggi-performer coordinati dalle guide nelle diverse tappe di MAD. Ogni danzatore/attore è protagonista del proprio capitolo fisico accomunato agli altri da una Sinfonia che risuona come una preghiera laica, un sottofondo comune su cui, come in una partitura orchestrale, emergono le musiche, le parole, i canti di ogni figura che è autonoma. Un museo all’aperto, fatto di storie di uomini e donne che hanno dedicato il loro corpo al tempio sacro della Danza.
Parco Alessandrino
Balletto Civile in MAD, performance site specific itinerante, che dopo il debutto in settembre a Oriente Occidente approda a Roma in esclusiva per Fuori Programma. La performance intende tracciare un percorso drammaturgico che gli spettatori, organizzati in gruppi di dieci, sono invitati a seguire dai personaggi-performer coordinati dalle guide nelle diverse tappe di MAD. Ogni danzatore/attore è protagonista del proprio capitolo fisico accomunato agli altri da una Sinfonia che risuona come una preghiera laica, un sottofondo comune su cui, come in una partitura orchestrale, emergono le musiche, le parole, i canti di ogni figura che è autonoma. Un museo all’aperto, fatto di storie di uomini e donne che hanno dedicato il loro corpo al tempio sacro della Danza.
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28 e 29 settembre ore 19.30 e ore 20.00
Cortili di Via Manfredonia e Via Ostuni
Spellbound Contemporary Ballet in Spiazzato, progetto che rientra nelle produzioni che festeggiano il venticinquennale della Compagnia che ricorre proprio nel 2020. La performance site specific, a firma di Mauro Astolfi, è immaginata in tre stazioni nei cortili del Quartiere Quarticciolo (Municipio V), che diventano eccezionalmente ambienti domestici, a partire dallo stato d’animo di scoramento e smarrimento che ci ha colto alla sprovvista nei mesi della pandemia; tre diversi ambienti casalinghi trasposti negli spazi esterni dei lotti adiacenti a via Manfredonia e via Ostuni per ospitare tre momenti performativi della nota compagnia romana; è infine un omaggio agli abitanti del quartiere che possono partecipare alla visione affacciati alle loro finestre.
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30 settembre ore 20.30, online sulla pagina facebook del Festival
Ultimo appuntamento il docufilm “Spiazzato” a cura di Spellbound Contemporary Ballet.
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Posti contingentati a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
Info e prenotazioni:
fuoriprogrammafestival@gmail.com
fuoriprogrammafestival@gmail.com
Appuntamento mezz’ora prima di ogni spettacolo presso il Teatro Biblioteca Quarticciolo in via Ostuni, 8