venerdì 27 marzo ore 11 e ore 21, sabato 28 ore 21 | teatro
Pierfrancesco Pisani / NidodiRagno / OffRome
EDIPUS
di Giovanni Testori
uno spettacolo di Leo Muscato
con Eugenio Allegri
in collaborazione con Infinito s.r.l
Edipus è l’unica nuova produzione teatrale di Muscato per la stagione 2015 e segna in qualche modo un ritorno al progetto Ri-scritture, che si è conquistato numerosi consensi di critica e di pubblico, e centinaia di rappresentazioni in tutto il territorio nazionale. Un tentativo di rileggere il classico con gli occhi del contemporaneo, interesse comune tanto al Testori drammaturgo, che al Muscato regista e qui anche adattatore di una delle più importanti opere della nostra drammaturgia. Il lavoro su Edipus, a distanza di vent’anni dalla storica interpretazione di Sandro Lombardi, e a quasi quaranta dall’esordio con Franco Parenti, è pensato proprio per Eugenio Allegri, contemporaneo e avanguardista ‘comico dell’arte’, sperimentatore linguistico ed interprete tra i più raffinati della nostra scena. Edipus segna la prima esperienza di Allegri sotto la direzione di Muscato. Una grande prova d’attore e un grande testo, per una scommessa che si preannuncia tra le più interessanti della prossima stagione.
“La Trilogia degli Scarrozzanti è probabilmente uno fra i più significativi ed emozionanti manifesti d’amore per il teatro che siano stati mai scritti. Giovanni Testori inventa una compagnia di guitti che bazzica teatri semivuoti e fatiscenti. Una compagnia di ultimi, di avanzi, di diversi, di reietti dai partiti, dalle chiese e da una società che non vuol saperne nulla della loro arte. Ma loro non demordono: sono convinti che “el teatro existe e rexisterà contra de tutti e de tutto, infino alla finis delle finis”. E per questo si ostinano a recitare le grandi opere del passato: le reinventano, le riscrivono; magari forse le massacrano. Ma non è forse vero che il ‘Massacro’ contiene anche un po’ di Sacro? Nel tentativo di avvicinarsi al popolo, questa compagnia di guitti s’inventa una lingua che il volgo può comprendere, un linguaggio tutto loro, miscuglio di dialetti, latinismi e ridicole volgarità; un linguaggio che malgrado loro si fa poesia struggente e disarmante. Ma la crisi è crisi, e di artisti non ce n’è bisogno. ‘L’attor vegio’ interprete di Laio, lascia la poverissima ditta degli Scarrozzanti per andare a guadagnare qualche soldo in più facendo “el travestitico in d’una compagnia, de revistaroli e cabarettisti!” E la prima attrice, molla tutto per andare a maritarsi “cont quel fabbricante de Mobili” che può garantirle una più tranquillizzante vita borghese. Ora, a recitare la tragica storia dell’Edipus, c’è rimasto il Capocomico, che nel tentativo estremo di resistere, decide di interpretare lui stesso tutti i personaggi. E l’ostinazione con cui lo fa, dà l’impressione che potrebbe continuare a farlo anche davanti a delle poltrone vuote.”
Leo Muscato
Eugenio Allegri
Torinese, comincia la sua esperienza teatrale alla Scuola di Teatro di Bologna dove scopre la commedia dell’arte attraverso il lavoro di Jaques Lecoq. Lavora tra gli altri con Vittorio Franceschi, Dario Fo, Leo de Berardinis, Teatri Uniti, prendendo parte a spettacoli pluripremiati. Nel 1992 inizia la collaborazione con il Laboratorio Teatro Settimo di Torino: è tra gli interpreti de La storia di Romeo e Giulietta e La trilogia della villeggiatura, entrambi grandi successi della storica formazione piemontese.
Assieme a Gabriele Vacis e Alessandro Baricco produce quello che diventerà un grande successo: Novecento. Sempre insieme a Baricco e Vacis, dà vita al progetto Totem, prodotto dalla Fandango, che, dopo una acclamata tournée italiana, viene programmato in prima serata, su Rai2. Nel 1998, fonda a Torino la Società Cooperativa ArtQuarium con cui produce numerosi spettacoli tra cui: La storia di Cirano, da Rostand, scritto insieme a Gabriele Vacis che ne cura anche la regia. Dal 2002 ha collaborato con il teatro dell’Archivolto (è interprete di molti spettacoli diretti da Giorgio Gallione), Ferdinando Bruni ed Elio de Capitani, Gabriele Vacis e molti altri.
Leo Muscato
Regista e drammaturgo, nato e cresciuto a Martina Franca (TA), laureato in Lettere e Filosofia, completa i suoi studi diplomandosi in regia alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano.
Dal 2005 al 2008 è Direttore Artistico della Compagnia LeArt’-Teatro di Grottammare (AP), con la quale realizza il Progetto Ri-Scritture, tre drammaturgie originali da Cechov, Ibsen e Shakespeare. L’intero progetto totalizza oltre 500 repliche. Nel 2007 l’Associazione Nazionale dei Critici Teatrali gli assegna il Premio della Critica come Miglior Regista di Prosa. Nel 2013 l’Associazione Nazionale dei Critici Musicali gli assegna il Premio Abbiati come Miglior Regista d’Opera della stagione 2012. Ha diretto tra gli altri: Lunetta Savino e Emilio Solfrizzi, Paolo Hendel, Peppe Barra, Elisabetta Pozzi, Lella Costa, Balletto Civile. Ha messo in scena testi inediti come Enron di Lucy Prebble (Produzione Teatro Due di Parma, 2013) e La Rivincita di Michele Santeramo (produzione Teatro Minimo di Andria, Pontedera Teatro, 2013). Unisce all’attività di regista quella di pedagogo teatrale, tenendo Master Class di recitazione e regia in tutta Italia.
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