sabato 20 maggio ore 21.00
Ad Oriente del Vesuvio tra sufismo e tamurriata
con Nando Citarella voce, tammorra, muta, chitarra battente, marranzano
e Pejman Tadayon bam-tar, tar, saz, duff, voce
con la partecipazione di
Pejman Tadayon ensemble & Coro Persepolis
Cymbalus-Equivox Ensemble tamburi e voci
musiche della tradizione popolare italiana e persiana
e di Citarella-Tadayon
ideazione Nando Citarella-Pejman Tadayon
costumi Nathalie Leclerc
La Paranza
Le voci, i suoni e i ritmi che da un punto all’altro del Mare si sono incontrati partendo dalla antica cultura della Persia a quella Arabo-Andalusa della Siviglia “Porta d’Oriente” giungendo fino alla Napoli “Porta del Mediterraneo”. In molte culture vi si ritrovano elementi Sacro-Rituali o semplicemente Popolari e unite da elementi quali la Voce e il Tamburo che pur cambiando forma di cultura in cultura ha sempre un ruolo fondamentale. Ancora oggi in molte feste popolari è lo strumento che ne scandisce il Ritmo tra Rito-Devozione e Danza . Nando Citarella (studioso di tradizioni popolari e suonatore di questo strumento),con Pejman Tadayon(studioso dell’arte e della cultura Sufi), hanno deciso di realizzare un progetto che, basandosi su testi e musiche popolari che di loro composizione fanno si che queste forme Metrico-Ritmiche e Magico-Rituali si incontrino tra Canti Antichi e Nuove Contaminazioni. Dai canti d’amore e di festa tra oriente e occidente, dalla poesiae dalla melodia Sufi a quella del Canto a Figliola per la Madonna Nera al tempo di S.Eusebio descritta poi nel Cantico dei Cantici “Nigra sum sed formosa” (Bruna son io ma leggiadra) da Tindari a Monserrat al Canto invocativo dell’antico periodo Sufi (Mystic Safi-ad-din Ardabili 1252–1334) fino alle Off Mediorientali e il Cante Jondo Flamenco. Un intreccio tra Classico e Tradizione che unisce ancor di più le varie culture da noi citate.
Il progetto DAYEREH nasce tra due esperti musici delle tradizioni musicali tammurriate e sufi : Nando Citarella e Pejman Tadayon. DAYEREH in lingua persiana (farsi), arabo, turco, azero e tante altre lingue significa “cerchio”. La figura del cerchio è molto importante e usata nei vari rituali delle culture orientali,influsso che,negli anni,attraverso il nord Africa è giunto in Europa,fino ad incontrare in Italia le tradizioni del sud e,mischiandosi e amalgamandosi,ha portato alla nascita di tarantelle meridionali,come ad esempio la Tammurriata campana,in cui è presente questo collegamento forte con l’oriente. Il progetto DAYEREH cerca di trovare ponti comuni tra la tradizione sufi e quella delle tammurriate,creando un’atmosfera unica in cui la musica si trasforma in un unico linguaggio,dove i canti sufi si fondono con quelli italiani e i tamburi suonano insieme ai daf persiani. La danza è parte fondamentale di queste due culture che,seguendo il ritmo dei tamburi,si esprime attraverso giri (danze sufi) e disegni di cerchi nello spazio (tammuriata). Canti e danze, ritmo e parola si incontrano su temi comuni tra rito e tradizione. Tutto questo è DAYEREH, progetto di Nando Citarella (Italia) e Pejman Tadayon (Iran).