da lunedì 4 a lunedì 11 ottobre ore 10/17 | residenza
369gradi | Romaeuropa Festival
ATTO DI PASSIONE
di Dante Antonelli
con Valentina Beotti, Claudio Larena
musica Mario Russo
luci Francesco Tasselli
produzione 369gradi in coproduzione con Romaeuropa Festival
con il sostegno di ARTEFICI.ResidenzeCreativeFvg di ArtistiAssociati
con il supporto di Carrozzerie n.o.t. e Teatro del Lido di Ostia
Dante Antonelli in residenza al Teatro del Lido per Atto di Passione, spettacolo che si ispira ai romanzi più controversi ed erotici di Yukio Mishima e racconta dello stravolgimento delle esistenze di due persone che, per arrivare ad amarsi, devono mettere in discussione le proprie certezze.
Ispirato ai romanzi più controversi ed erotici di Yukio Mishima, “La scuola della carne”, “Trastulli di animali”, “Colori proibiti”, Atto di Passione è il racconto dello stravolgimento delle esistenze di due persone che, per arrivare ad amarsi, devono mettere in discussione le proprie certezze. Cosa si vive quando ci si riscopre come altro da sé, altro dal sé che si è sempre creduto di essere. Una donna di più di quarant’anni, scrittrice di successo, lesbica radicale; un giovane ragazzo, meno della metà dei suoi anni, che nella vita fa marchette con vecchi uomini, che non si definisce omosessuale, e forse non lo è. I due protagonisti di questa diversa storia d’amore s’incontrano, si allontanano, senza paura di non ritrovarsi più: il loro legame li costringe a una dura lotta per tenere in piedi le rispettive vite altrove.
Ambientato su un’isola, il racconto si sviluppa attraverso le tappe del loro stesso percorso di vita insieme: il dolore della mancanza, lo smarrimento della perdita, l’entusiasmo del ritorno, la rabbia per le troppe delusioni, il sorgere del bisogno di possesso, le strategie fatali di un rapporto a due che, per entrambi, andrà a significare una rinascita esistenziale. Il mare che li circonda è la barriera naturale che fornisce loro su quell’isola, l’esilio e il rifugio necessari al compiersi intimo e privato del loro percorso comune. Un piccolo, sconfinato, Nuovo Mondo.
Un ribaltamento dei cliché sull’identità sessuale e un’indagine sugli stereotipi di genere che scavando nelle contraddizioni dei due protagonisti, arriva a toccare le ferite aperte del nostro tempo e della nostra società.
Su un palco-mondo vuoto, i due interpreti compongono nello spazio il rituale dei loro incontri, sviluppando una drammaturgia che s’intreccia al racconto musicale e illuminotecnico.
Cosa significa per due esseri umani desiderare quello che non si era mai desiderato prima?
Cosa significa lottare per soffocare un desiderio che può compromettere la nostra vita?
Quanto possiamo arrivare a disprezzare noi stessi prima di accettarci?
Nel racconto passione, patimento e dolore divengono cammino indispensabile per giungere a nuova vita.
“Tutto passerà – disse l’apostolo – resterà solo l’amore”
Dante Antonelli
Dante Antonelli nasce a Roma nel 1984. Dopo varie esperienze come interprete, entra a far parte dell’ANAD Silvio D’Amico come regista. Nel settembre 2011 sospende gli studi e si dedica alla ricerca teatrale e performativa sulla drammaturgia di J. Genet: Il Balcone. Il risultato del processo di ricerca, condiviso con il gruppo, è stata una perfomance di 50′ dal titolo In Corpore Genetico, presentata al Forte Fanfulla di Roma. Nello stesso anno firma la sceneggiatura e la regia del cortometraggio In buono stato, presentato al Festival di Venezia, fuori concorso, all’interno del medio metraggio 6 sull’autobus, prodotto dalla Silvio D’Amico, a cura di Sergio Rubini, Daniela Bortignoni, Ugo Chiti. A luglio 2013 debutta con La cocciutaggine di Rafael Spregelburd, presso il teatro studio Eleonora Duse, lavoro di diploma presso l’Accademia Nazionale, successivamente presentato al R.I.C. Festival, Rieti. Dal 2014 lavora al Progetto Schlab, una serie di laboratori di ricerca e creazione scenica su Werner Schwab, sviluppando nel 2015 la drammaturgia e lo spettacolo FAK FEK FIK – le tre giovani, con il quale ha vinto il Roma Fringe Festival (miglior spettacolo, miglior drammaturgia, miglior attrici ex aequo: Martina Badiluzzi, Giovanna Cammisa, Arianna Pozzoli). Nel 2016 e nel 2017 completa una trilogia dedicata a Schwab, con SSKK (Santo Subito + Kova Kova) e Duet – Quanti siamo davvero quando siamo noi due? con Valentina Beotti ed Enrico Roccaforte. Tutto il progetto Schlab è patrocinato dal Forum Austriaco di Cultura in Italia e sostenuto nella produzione da Carrozzerie n.o.t. La Trilogia Werner Schwab, ha debuttato nella sua versione integrale come unico spettacolo, in anteprima nazionale al Romaeuropa Festival 2017. Nel 2019 nuovamente al Romaeuropa Festival con Atto di Adorazione, primo lavoro di una trilogia ispirata alle opere di Yukio Mishima.
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369gradi
369gradi è un organismo di produzione, riconosciuto dal Ministero della Cultura, che sostiene e produce arti performative nell’ambito dell’innovazione, della sperimentazione e della multidisciplinarietà. Il progetto, nato sotto la direzione artistica di Valeria Orani e la direzione organizzativa di Alessia Esposito, è legato alla costruzione di strategie che permettano la crescita e la valorizzazione del talento e della creatività delle formazioni artistiche prodotte e la promozione e diffusione della drammaturgia e delle arti performative italiane contemporanee, in Italia e all’estero. Nel 2015 369gradi inizia un percorso di internazionalizzazione, con gli Stati Uniti, dedicato alla drammaturgia italiana contemporanea e alla sua diffusione con Italian Playwrights Project, in coproduzione con Umanism NY e con il Martin E. Segal Theatre Center (Graduate Center City University of New York). Nel 2017 acquisisce i diritti in esclusiva per l’Italia del progetto White Rabbit Red Rabbit di Nassim Soleimanpour che viene interpretato da tantissimi artisti, tra cui anche Fabrizio Gifuni, Emma Dante, Davide Enia, Lella Costa, Federica Fracassi, Iaia Forte. Nel 2018 inizia la collaborazione con il fashion designer di fama internazionale Antonio Marras, producendo il suo primo lavoro di arte performativa dal titolo Mio cuore io sto soffrendo, cosa posso fare per te? Ad oggi 369gradi accompagna produttivamente diverse formazioni artistiche che si sono distinte nel panorama della ricerca teatrale e della multidisciplinarità artistica, come Tamara Bartolini/Michele Baronio e Dante Antonelli. Inoltre sostiene gli spettacoli Echoes di Lorenzo de Liberato con Stefano Patti e Marco Quaglia, Piccoli Funerali di e con Maurizio Rippa, Un onesto e parziale discorso sopra i massimi sistemi di Pietro Angelini, Io non sono nessuno, opera prima di Emilia Verginelli. Nel 2019 vince il Bando della Regione Sardegna, con i fondi POR della Comunità Europea IdentityLab_2, con il progetto internazionale triennale Amina>Anima (Soul), dedicato alla creazione di nuove strategie per la promozione del territorio, attraverso le arti contemporanee e il dialogo con le tradizioni identitarie. Nel 2020 produce il programma streaming L’ultimo nastro di Krapp di Stefano Patti e Simone Giustinelli. 369gradi ha all’attivo diverse collaborazioni: è partner di Romaeuropa Festival, con il quale collabora alla realizzazione di Powered by Ref, insieme con Carrozzerie | n.o.t. (Roma), cura la direzione amministrativa della Festa di Teatro Eco Logico di Stromboli, cura la produzione esecutiva di ConDominio, un progetto di Concita De Gregorio e Sandra Toffolatti, che porta il teatro nei cortili e nei terrazzi condominiali, segue la promozione di formazioni artistiche emergenti. Dal 2014 a 369gradi è affidato il coordinamento del semestre romano del Master Internazionale di Arts Management dell’Istituto Europeo di Design di Roma.
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