ARTEVIVA fest 

Nel Settecento, la musica da camera era una delle forme di espressione più raffinate e intime del panorama musicale europeo. Questo genere, pensato per piccoli ensemble e ambienti raccolti, rifletteva il gusto aristocratico e l’attenzione per l’equilibrio, la conversazione musicale e la bellezza melodica. Tra le varie combinazioni strumentali che si diffusero, il quartetto con flauto occupa un posto di rilievo, grazie alla delicatezza del timbro del flauto e alla sua capacità di dialogare con gli strumenti ad arco. Wolfgang Amadeus Mozart ha dato un contributo significativo al repertorio del quartetto con flauto, componendo opere che mostrano una straordinaria padronanza dello strumento e una profonda comprensione del suo ruolo nei piccoli ensemble. Joseph Haydn, benché meno prolifico di Mozart nel quartetto con flauto, è una figura centrale nella musica da camera del Settecento, grazie al suo ruolo nella codifica della forma del quartetto d’archi. Luigi Boccherini, violoncellista e compositore italiano, ha dato un tocco personale alla musica da camera, caratterizzato da un lirismo intenso e da un’eleganza stilistica che lo distinguono. Il quartetto con flauto rappresenta dunque una sintesi perfetta delle diverse tradizioni musicali europee del Settecento. Esso unisce la cantabilità italiana, la profondità tedesca e il virtuosismo francese, riflettendo le tensioni e le innovazioni dell’epoca. La sua popolarità è legata non solo alla crescente diffusione del flauto come strumento amatoriale, ma anche alla capacità di compositori come Mozart, Haydn e Boccherini di elevarlo a uno strumento espressivo e centrale nella musica da camera.