Immagina 2025 – Festival Internazionale del Teatro di Figura di Roma

sabato 10 maggio ore 11

Accademia Perduta/Romagna Teatri
progetto g.g.

NASO D’ARGENTO

con Consuelo Ghiretti/Elena Gaffuri e Francesca Grisenti

pupazzi Ilaria Comisso

scene Donatello Galloni e Ilaria Comisso

luci Donatello Galloni

costumi Maria Barbara De Marco

musiche Davide Zilli e Rolando Marchesini

produzione Accademia Perduta/ Romagna Teatri

distribuzione Linda Eroli

dai 3 ai 7 anni

durata 60’

biglietti: intero 7 € • ridotto 5 €


Un’eroina astuta, un cattivo e un segreto da proteggere. Magia, paura e risate nel racconto di una bugia che diventa salvezza, in un mondo dove i bambini imparano a distinguere il bene dal male e a trovare il proprio posto sicuro. Una fiaba emozionante, ispirata a una storia popolare italiana raccolta da Italo Calvino.

 

“Naso d’Argento” è una fiaba coinvolgente che affronta il tema della bugia attraverso gli occhi dei bambini. Ispirata a una storia popolare italiana raccolta da Italo Calvino, la pièce teatrale narra di Lucia, una giovane eroina che, a differenza delle sue sorelle, riesce a smascherare le bugie del cattivo, Naso d’Argento, e a salvarsi con l’astuzia. Lo spettacolo esplora le due facce della bugia: quella usata dal cattivo per ingannare e quella usata da Lucia come strumento di salvezza e crescita personale. Concetti come illusione, segreto, inganno e desiderio vengono messi in scena per aiutare i bambini a comprendere come affrontare le sfide della vita e a distinguere il bene dal male. Attraverso un linguaggio teatrale che unisce paura e meraviglia, “Naso d’Argento” offre al pubblico più giovane l’opportunità di imparare, immaginare e costruire conoscenza, scoprendo il valore della verità e l’importanza di proteggere la propria identità.


Note di Regia
La ricerca appoggia sulla figura del cattivo. E dal cattivo arriva alla meraviglia della bugia. Attraverso la storia di Naso d’Argento, una fiaba della tradizione popolare, raccolta da Italo Calvino in Fiabe Italiane. La bugia è quella raccontata dal cattivo. Ma la bugia è anche quella raccontata da chi si deve salvare. Comunque di bugia si tratta. Illusione. Giuramento. Patto rotto. Segreto. Inganno. Sogno. Desiderio. Sono alcune delle parole che si vogliono indagare. Abbiamo lavorato con i bambini dai 3 ai 10 anni, attorno al tema del cattivo e della bugia. Parlare del cattivo ha voluto dire guardare a chi si nasconde, a chi non si fa riconoscere. A chi si traveste per essere tale. A chi non dice la verità. Perché il cattivo non lo diresti mai che è cattivo. Il cattivo è una cosa bella. È una cosa che brucia, brucia come il fuoco. E se lo tocchi ti fai male. Ma anche se brucia continui a toccarlo. Perché non lo riconosci mai. Profuma il cattivo. Si mette sotto la doccia per profumare ogni volta. Per spegnere con l’acqua il fuoco. Per pulirsi dalla volta prima. Il cattivo ha i vestiti sporchi di quello che fa, ma non si vede. Quando cammina tra la gente non lo riconosci, perché si traveste. Perché fa finta di essere una persona buona. Il cattivo sa tutto del mondo: va, entra, uccide. Indaga, tradisce le persone, rompe i patti, brucia le lettere, offende, picchia, taglia le teste e le butta via. Dice cose non vere. Vive in un castello. Non ha paura di niente. Ti fa ascoltare la musica alta, ti fa girare, ti fa ballare, ti fa ridere. Ti fa incantare. Il cattivo ha la bocca perfetta per dire bugie. La bugia è qualcosa che luccica. Che genera meraviglia. Qualcosa che ti vuoi sentire dire, che ci credi che è vero. La bugia è un attimo. Inganna e scappa via. È una cosa invisibile, che nasconde qualcosa. Per poterla raccontare bisogna fare finta che sia la verità. Bisogna incantare e creare un’illusione. Una magia. Bisogna essere bravi per dire una bugia. Anche per non dire un segreto. Bisogna saper nascondere la verità. La nostra storia prende corpo attraverso gli occhi di Lucia, eroina della fiaba di Calvino, che proprio come le sue sorelle cade nell’inganno del cattivo, ma che, a differenza delle sue sorelle, riesce a svelarlo nelle sue bugie, a scoprirlo nelle sue verità, e così a mettersi nei suoi panni, raccontandogli a sua volta ciò che lui vorrebbe credere. Lucia gioca con la sua bugia, per lasciare che il cattivo resti solo con il suo inganno, e per potersi infine salvare. Lucia diventa grande. Vive la sua storia. Da sola “impara e capisce”, e mette ciò che pratica, sperimenta e vive nel “suo posto sicuro”. Un posto dove vanno messe le cose importanti, quelle che servono per diventare grandi. Il progetto guarda alla bugia creando un incantamento. Guarda le due facce della bugia. La bugia fine a se stessa, che è la menzogna adoperata da Naso d’Argento. E la bugia strumento e scopo, elaborata da Lucia per mettersi in salvo. Che si fa segreto, inteso come verità da tenere per sé, fondamentale per distinguersi dall’altro da sé, elemento sano e necessario per crescere. Il progetto usa la storia di Naso d’Argento per indagare il tema della bugia e per guardare a ciò che i piccoli devono fare per diventare grandi. Anche incontrare il cattivo e le sue bugie, e saper cosa fare. Il progetto indaga il tema del segreto, inteso come “preziosa verità nascosta”: ciò di quanto più positivo c’è rispetto alla menzogna, costruito con le esperienze vissute sulla propria pelle. È ciò che non si può e non si deve rivelare, per non essere più trasparenti, creare una separazione con l’altro da sé e costruire la propria identità. La propria unicità. E diventare grandi. L’obiettivo del progetto è raccontare. Per poi permettere di raccontare ancora. E per non caderci più. Forse. Ma per poterlo fare, c’è bisogno di crederci per davvero. Almeno per un po’. E per farlo abbiamo scelto di raccontare una fiaba popolare, “perché le fiabe sono vere, sono una spiegazione generale della vita” (Calvino). Verità e finzione, gioco e illusione, paura e meraviglia. I bambini sono maestri di tutto questo, e questa alla fine è solo una storia, una fiaba che portando in sé codici e temi che i bambini conoscono bene, permette loro di fare un’esperienza, immaginare, completare e costruire conoscenza.


progetto g.g.

Francesca e Consuelo si conoscono da più di dieci anni. E da più di dieci anni si occupano di teatro rivolto all’infanzia, realizzando spettacoli e progetti di formazione teatrale in Italia e all’estero. Si sono formate assieme e non, per strade comuni, diverse e parallele. Si sono rincorse, rimandate, cercate e aspettate. Poi si sono trovate una di fronte all’altra, in quello che è sembrato essere il momento giusto. Così, nel 2017 è nato il progetto g.g.

progetto g.g. nasce da un’idea di Consuelo Ghiretti e Francesca Grisenti, da un’idea che si sta concretando passo passo. Un proposito fantastico, spontaneo, difficile e sognato. È la g. che le lega alle origini. È la g. di ginepraio, inteso come guazzabuglio, intreccio, groviglio, quello in cui si ritrovano abitualmente in fase di ricerca, e che a volte decidono di non sciogliere del tutto. Perché g. è anche la g. del gioco, che combina le forme che determinano l’opera che insieme ai bambini scelgono di costruire. In una continua ricerca che portano avanti con e per l’infanzia. Nel 2017 debutta la prima produzione di Progetto g.g., Valentina Vuole – piccola narrazione per attrici e pupazzi (finalista in –BOX VERDE 2018 e Spettacolo vincitore del Premio Eyes Wide Open 2019 per la “migliore drammaturgia”). Nel 2020 debutta Le Nid, spettacolo nato da un progetto di ricerca teatrale rivolto ai bambini dagli 0 ai 6 anni. La compagnia svolge quotidianamente un lavoro di ricerca teatrale, attraverso laboratori e workshop rivolti ai bambini e agli adolescenti. Cura percorsi di narrazione rivolti alla primissima infanzia e progetti teatrali rivolti alle diverse fasce d’età. Nella costruzione degli spettacoli e nella realizzazione delle attività di formazione, collabora con diversi artisti, che attraverso la loro arte, riescono a dare forma alle idee e alle visioni che la compagnia sceglie di ricercare. Hanno collaborato con progetto g.g.: Donatello Galloni (scenografo), Ilaria Comisso (costruttrice di pupazzi), Maria Barbara De Marco (costumista), Rolando Marchesini (compositore e musicista), Pier Giorgio Storti (compositore e musicista), Alberto Branca (attore), Pier Giorgio Gallicani (attore), Davide Zilli (cantautore), Andrè Casaca (attore e regista), Sara Morena Zanella (attrice e regista), Alice Serafino (fotografa), Angelo Trinca (fotografo), Silvia Bertoni (costumista), Massimo Donati (scrittore e regista). Da sempre affianca il lavoro della compagnia Linda Eroli, organizzatrice teatrale.

Nel 2021 debutta lo spettacolo Naso d’Argento, rivolto ai bambini dai 3 agli 8 anni, produzione Accademia Perduta Romagna Teatri. 

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