giovedì 19, venerdì 20 e sabato 21 febbraio dalle ore 15 alle ore 18 | laboratorio teatrodanza
IL CORPO DISPONIBILE
a cura di Marco Chenevier
costo laboratorio 10 euro al giorno
Un percorso alla scoperta del proprio corpo, inteso come strumento espressivo disponibile, non solo all’azione, ma anche agli stati emotivi. Un’esperienza fisica di attuazione degli impulsi, una ricerca di appagamento e di onestà per un teatro che non evoca né simula ma semplicemente attua.
“Con questo stage vorrei condividere un percorso alla scoperta del proprio corpo, inteso come strumento espressivo, disponibile non solo all’azione, ma anche agli stati emotivi. La consapevolezza di sé, del proprio corpo quale canale osmotico, permeabile agli stimoli esterni e completamente disponibile a far passare tutto ciò che l’anima dispone, è una ricerca che dura tutta una vita. In questo laboratorio vorrei però intraprendere un piccolo percorso, un’esperienza fisica di attuazione degli impulsi, sperimentare un’ottica diversa, una ricerca di appagamento e di onestà per un teatro che non evoca né simula, ma semplicemente attua.
“Il corpo non mente mai”, diceva Martha Graham. Eppure l’uomo mente continuamente, per mantenere un ruolo sociale, per non esporsi, per evitare il confitto. E la menzogna a cui ci sottoponiamo provoca stress, malattia. Nello spazio protetto del teatro, il corpo può riprendersi la sua centralità, sradicare moralismo e convenzioni, ritrovare l’istinto e l’onestà. Verranno praticati alcuni esercizi propedeutici all’ascolto, alla gestione dello spazio, all’uso della voce e del corpo. A partire dalle azioni più semplici e quotidiane, quali la camminata, la corsa, i salti, o le manipolazioni abituali che ripercorriamo nella routine, il corpo potrà essere riscoperto.
Il movimento, spogliato da ogni orpello estetico, diventa uno strumento per l’azione che è l’unico scopo del movimento stesso. Il pavimento diventa un partner fondamentale e, per l’efficacia dell’azione nello spazio, tutto il corpo viene abituato ad essere pronto e disponibile. Ogni parte di esso può essere sfruttata per spostarsi. Fuoco del movimento è il ‘centro’ (il bacino), che teatralmente è la sede della volontà e del desiderio, e la ‘periferia’ (mani e piedi) sono strumenti per spostarsi con la massima efficacia e rapidità. Ecco quindi che il movimento diventa un teatro di passioni e di pulsioni. Nella relazione con l’altro, i corpi diventano consci delle proprie caratteristiche e peculiarità, in un gioco di ruoli ben definiti, in cui ognuno assume il proprio compito. Ma prima, ogni corpo dovrà assumere la propria anima.”
Marco Chenevier
Marco Chenevier inizia la sua formazione studiando il teatro gestuale Lecoquiano, divenendo poi assistente del maestro Isaac Alvarez. Parallelamente si appassiona alla danza e alla composizione coreografica. Ha studiato danza contemporanea con Diana Damiani, danza classica con Raffaella Scarpato, tecnica Graham con Mara Oradei, contact-improvvisation con Carola Baldini, e release con Annapaola Bacalov, in un progetto triennale di formazione professionale presso la scuola “Filomarino”. Continua la sua specializzazione frequentando corsi e stage in tutta Europa, concentrandosi sulle tecniche di danza contemporanea e sui princìpi di composizione coreografica tra i quali: Martin Kravitz, Stefanie Batten Blend, Juha Marsalo, Giorgio Rossi, Nina Dipla. Lavora dal 2005 con il TIDA – Teatro Instabile di Aosta come regista e coreografo. E’ impegnato e ha collaborato in qualità di danzatore e attore anche per altre compagnie in Italia ed all’estero: Gruppo Approche Company – Aosta, Italia; Marika Rizzi choreographer – Paris, France; Théâtre du Moulinage – Lussas, France; Grimaco Company – Torino, Italia; Sinequanon Company – Paris, France; Eclat Chorégraphiques – La Rochelle, France; Cie Ballanfa – Paris, France; Cie CFB451 – CCN de Roubaix – Carolyn Carlson, France. Si dedica inoltre alla pedagogia per professionisti, amatori e bambini.
Teatro Instabile D’Aosta
Compagnia fondata da Marco Chenevier con il desiderio di realizzare spettacoli in cui il fulcro espressivo fosse il corpo. Sin dalla sua formazione, la caratteristica della Compagnia è stata la commistione di generi. Nel 2011 il TIDA entra in una nuova fase in cui cambiano i parametri e le basi intellettuali. La Compagnia sceglie di dedicarsi ai linguaggi contemporanei e a produzioni la cui matrice è una ricerca più estrema e più visionaria. La ricerca del TIDA è incentrata oggi su linguaggio e contesto, in un’ottica contemporanea per estetica e contenuti. Il linguaggio si concentra sulla contaminazione, sul rapporto tra narrazione e stilizzazione.
Il contesto è il presente, la sua attinenza politica, sociale, pragmatica e spirituale. Lo spettacolo Quintetto ha vinto il premio per la danza contemporanea al “Sarajevo Winter festival 2013” e si è classificato secondo al “Next generation Festival” 2013 di Padova. Il TIDA nel 2013 ha ricevuto il riconoscimento del MIBACT ed è sostenuto dall’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione Valle d’Aosta.
http://www.teatroinstabile-aosta.net/