#ExtraProgrammazione
giovedì 19 maggio ore 21 | teatro
Triangolo Scaleno Teatro presenta
Bartolini/Baronio
UN GIORNO BIANCO
Dove il noi dimora in me
evento conclusivo di VĪVĂROMA
ingresso gratuito
La Compagnia Bartolini/Baronio realizza un affresco a partire dalle testimonianze e dalle immagini fotografiche della guida VĪVĂROMA raccolte nei tre anni del progetto VĪVĂ di Triangolo Scaleno Teatro, intrecciandole con il libro Ho costruito una casa da giardiniere dell’architetto, paesaggista e filosofo Gilles Clément e i contributi elaborati dagli studenti del Liceo Anco Marzio di Ostia, restituendo la ricchezza di una città e la sua proiezione verso la città ideale.
“Ci domandiamo dove stiamo andando, cosa stiamo lasciando, come vivere tra le rovine, e cos’è casa. Quali sono i residui che compongono la nostra possibilità di un Terzo Paesaggio, dove i luoghi marginali di cui riappropriarci perché diventino spazi di resistenza, pratiche di cambiamento, dov’è la memoria delle cose, l’io che diventa noi, i territori, la comunità, la terra su cui camminare, la terra da nutrire, tutelare, rispettare. Impariamo a salutare ciò che abbiamo intorno, a seminare, a far tesoro di tutto, delle persone, degli animali, delle piante. È un giorno bianco e possiamo ricominciare dalla prima pietra, come dire la luna, inoltrandoci con cura da giardinieri in questo mondo-giardino che ha origini più lontane delle nostre.
VĪVĂ è un’iniziativa di divulgazione della cultura scientifica di Triangolo Scaleno Teatro, direzione artistica di Roberta Nicolai.
Il progetto, promosso da Roma Culture, è vincitore dell’Avviso Pubblico EUREKA! Roma 2020 – 2021 – 2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.
Bartolini/Baronio è una formazione artistica romana nata nel 2009 dal sodalizio artistico tra Tamara Bartolini e Michele Baronio. Entrambi esplorano dimensioni attoriali di tipo autoriale, lavorando con la scrittura e la pedagogia, la musica e l’ideazione scenica. Il duo porta sulla scena un reticolato di linee narrative molteplici e sovrapposte, intrecciate dalle proprie storie individuali e da quelle segnate e percorse dalle biografie collettive. La narrazione si articola in dispositivi scenici differenti, in congegni drammaturgici e sonori sospesi tra dialogo teatrale, indagine letteraria e atto civile. È un teatro “manifesto di prossimità” che vuole creare esercizi di vicinanza tra chi lo fa e chi lo riceve, ritratto della fragilità e della solitudine del mondo contemporaneo, ma anche della sua potenzialità di sovversione.
per saperne di più:
https://teatridivetro.it/progetti/viva-2022/un-giorno-bianco/
https://teatridivetro.it/progetti/viva-2022/