23/09/2016

23 settembre, ore 21 

 

LIBER LIBERANTI fiabe e favole dal carcere 

con le detenute attrici della C.C. Rebibbia Femminile e con la partecipazione straordinaria di Lella Costa

un progetto Mast- Officina delle Arti diretto da Francesca Rotolo

commento musicale Renée Garaventa

testi a cura di Loredana Ferraro e della tradizione fiabesca classica e contemporanea

collaboratrice al progetto Paola Iacobone

 

 

LIBER LIBERANTI fiabe e favole dal carcere, con le detenute attrici, la regia di Francesca Rotolo e con la partecipazione straordinaria di Lella Costa, è il risultato di un anno di laboratorio che per molte detenute è cominciato con l’avvicinamento al racconto con il libro, con la libera fantasia proprio nel carcere che è il luogo della negazione di ogni libertà, anche di fantasticare.

Accanto ai Tre porcellini, Cenerentola, alle filastrocche di Rodari e alle fiabe dei Fratelli Grimm lette e interpretate dalle detenute, Lella Costa legge le fiabe e filastrocche scritte da alcune di loro facendosi portavoce di chi chiede rispetto e dignità per coloro che hanno sbagliato e, per questo, stanno pagando duramente. “Ho imparato – afferma l’attrice – che in carcere le parole hanno un peso e un’importanza assoluti: vengono ascoltate e soppesate con attenzione estrema, quasi con venerazione. E nelle favole le parole diventano metafora, sogno, evasione – in molte accezioni… Per questo sono felice di partecipare a questa iniziativa.”

“LIBER LIBERANTI propone di pensare alla cultura in carcere come necessaria opportunità di riflettere su di sé, sul rapporto con i propri figli lontani, sul proprio futuro dopo la scarcerazione. I libri sono uno strumento potente per costruire un futuro di libertà. E le fiabe sono l’origine di tutti i libri. I più antichi. Cenerentola ha migliaia di anni e si trova in tutte le culture dall’Occidente alla Cina. Basta Cenerentola a liberare una donna dal rischio di tornare a delinquere? Rispondo – aggiunge la regista – con le parole di una ex detenuta: ‘Sono entrata e uscita da là dentro tante volte che ormai non speravo più di salvarmi. Poi, per caso, ho cominciato a leggere e fare teatro in carcere. Ho capito a cosa poteva servire la libertà. E ho cambiato vita, per sempre’. Sarà un caso unico? Le statistiche dicono il contrario. La cultura in carcere abbassa di molto il tasso di recidiva criminale.

“Ho accolto – spiega Ida Del Grosso, Direttore Reggente Casa Circondariale Femminile Roma Rebibbia – con entusiasmo il progetto LIBER LIBERANTI, perché credo fortemente nella valenza educativa e pedagogica della letteratura per l’infanzia. La lettura a voce alta crea un legame invisibile: quando la madre è detenuta e incontra il figlio nei ristretti tempi e  luoghi concessi per il ‘colloquio’, allora la favola può ampliare gli spazi, dilatare i tempi, abbattere i muri e trasportare entrambi in un dimensione altra e profonda, in cui lasciando spazio alla fantasia, il colloquio possa diventare incontro  vero e profondo senza tempo.”

Il Progetto, vincitore del Bando “Io Leggo” promosso dall’Assessorato alla Cultura della Regione Lazio, è stato scelto dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti come eccellenza culturale del 2016 e così inserito nel Volume Lazio Creativo – giovani creativi under 35. Lo stesso riceve una lettera di merito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

si ringraziano
la Direzione, l’Area Educativa e la Polizia Penitenziaria di C.C. Rebibbia Femminile

 

Biglietti 

Intero 10€ – Ridotto 8€ (over 65, under 24)

 

Ph. Marina Alessi