venerdì 26 e sabato 27 novembre ore 21 | teatro
Isabella Borettini per Infinito Produzioni | Argot Produzioni
presentano
UNO SPETTACOLO DIVERTENTISSIMO
CHE NON FINISCE ASSOLUTAMENTE CON UN SUICIDIO
di Nicola Borghesi e Lodo Guenzi
in collaborazione con Daniele Parisi e Gioia Salvatori
regia Nicola Borghesi
con Lodo Guenzi
disegno luci Alberto Tizzone
scene Katia Titolo
costumi Cristian Spadoni
macchinista Andrea Pistoia
fonico Gianluca Meda
organizzazione Dario Costa, Marcella Santomassimo
amministrazione Morena Lenti, Sabrina Competiello
durata 70’
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Una riflessione sul perché si continui a stare sulla scena oggi. Per passione forse, per imparare a guardarci e riconoscerci come esseri umani? Per amore? Perché non c’è niente altro da fare? Per dimenticare? Per ricordarsi? Sicuramente per ascoltare una storia.
È uno spettacolo sbagliato. Dall’inizio. È un tentativo di messa in scena che parte dalla stand up e si perde in una storia vera. L’attore è davanti al pubblico, deve fare il suo show, tocca a lui, è chiamato a portare a termine qualcosa da cui vorrebbe istintivamente fuggire, che è quello che di solito fa, che ha sempre fatto, da bambino: quando salvarsi la vita coincideva col correre più veloce.
Quelle che fa l’attore in scena sono confessioni di fragilità e di dichiarata inadeguatezza, ma anche di una divertita sensazione di essere fuori dal mondo, in un confine labile che è lo stesso che l’attore pone sulla scena.
Davanti a una comunità che ci guarda: chi siamo noi? E come possiamo smettere di scappare?
Uno spettacolo che nasce da un’amicizia lunga venticinque anni (su trentacinque), quella tra Lodo Guenzi e il regista Nicola Borghesi. Partendo da nessuna idea precisa né un piano, i due hanno lavorato sull’autobiografia di una persona abbastanza famosa, Lodo, il che la rende, da una parte, potenziale oggetto di interesse per un numero maggiore di persone, dall’altra, aumenta la diffidenza per il genere, dall’altra ancora, permette di vedere dall’interno posti, come Sanremo o X-Factor, che di solito si vedono nella loro versione confezionata per il pubblico.
Dall’unione di questi tre dubbi nasce “Uno spettacolo divertentissimo che non finisce assolutamente con un suicidio”.
Il percorso di una persona attraverso la fama, parola quanto mai controversa, può diventare una parabola nella quale più persone possono riconoscersi: la vita delle persone, generalmente, consiste nel sopravvivere lasciandosi dietro macerie. Tutto questo è terribile, ma fa anche ridere. La parte che fa ridere è quella non ancora del tutto compromessa con un sistema tarato per appiattire tutto, per rendere tutto omogeneo e inoffensivo. Mentre il successo, che da fuori sembra spensierato e piacevole, da dentro è terribile come tutto il resto, anche se in modo diverso.
E poi, infine, c’è il teatro. Quello spazio e quel tempo in cui tutto quello che generalmente nel mondo dello spettacolo deve essere compresso e semplificato, può trovare spazio. Quel luogo in cui non si va solo avanti, ma si sta anche volentieri fermi o addirittura, si torna indietro a cercare qualcosa di prezioso che abbiamo smarrito. Quella cosa per cui, alla fine, di vivere, ne vale la pena.
Teatro del Lido di Ostia – disposizioni covid
In ottemperanza alle disposizioni dei protocolli di sicurezza anticovid, per l’accesso in teatro è richiesta l’esibizione del green pass e la compilazione di un’autodichiarazione.
Il protocollo di sicurezza anticontagio – covid19 è consultabile sul sito www.teatrodellido.it